“Not Your Kind of People” è un disco che prima di essere apprezzato ha bisogno di più ascolti, in quanto non arriva immediatamente al fruitore. Delle quindici tracce presenti nella versione deluxe (undici quelle dell’edizione standard) alcune meritano particolare attenzione come The One e Automatic Systematic Habit, che presenta un ritornello accattivante nato dalla fusione di suoni elettronici e dance. Abbiamo poi Big Bright World, un pezzo che può essere ascrivibile come tipicamente Garbage per le sue sonorità ben assortite. Segue Control, in cui emergono in modo incisivo armonie melanconiche e chitarre pompate commiste alla voce sensuale della Manson. Degna di nota è anche Felt, traccia dal ritmo incalzante ed irresistibile il cui testo sembra giocare sull’assonanza sintattica delle frasi. Da attenzionare sono pure Sugar, una ballata con arpeggi dolci in cui domina la voce di Shirley, modulata con variazioni e colori diversi; ma anche I Hate Love, un brano caratterizzato dalle presenza ossessiva e martellante del synth. Man on a Wire è invece un pezzo adrenalinico e trascinante grazie al riff molto aggressivo in cui abbondano le sonorità elettriche. In esso si affrontano tematiche che riguardano le debolezze umane e la volontà di affrontarle e superarle. Interessante è anche Beloved Freak, un’altra ballad che presenta nuovamente il tema chiave del disadattamento dell’individuo in cui i suoni stridenti fanno emergere questa condizione. What Girls Are Made Of è giocato tutto sui contrasti acustici e soprattutto sulle discrepanze fra testo e musica. In Bright Tonight nuovamente protagonista è la combinazione calibrata tra la voce della Manson e le chitarre acustica e solista; è un brano che si configura come una sorta di delicata ninna nanna. Infine, Show Me, traccia che chiude l’album, in cui domina la commistione fra suoni tipicamente elettronici, rock e pop dance.
I brani migliori di questo lavoro sono però Blood for Poppies, Battle In Me e Not Your Kind of People. Il primo è un pezzo rock che non disdegna di schiacciare l’occhio al pop, e si presenta come una sorta di ibrido tra dance di classifica e indie autocompiacente. Emerge per la presenza di suoni distorti e quasi caustici della batteria e delle chitarre; è il brano più rappresentativo dell’intero progetto discografico della band, sicuramente piacerà ai vecchi fan e ne attirerà anche nuovi. Il secondo può essere considerato come la punta di diamante dell’intero lavoro; questa traccia trasmette energia che fa pompare le vene. La batteria suonata da Butch Vig ha un ritmo incalzante e trascinante, e il tutto viene tenuto unito mirabilmente da un sapiente riff di chitarre dai suoni graffianti; anche la voce di Shirley, fra questi suoni, viene resa metallica. Not Your Kind of People, oltre che essere la title track è il brano in cui più chiaramente emerge la denuncia da parte dei Garbage delle condizioni di disagio in cui versa l’individuo emarginato nella realtà contemporanea. Esso si configura come vero e proprio inno per i disadattati di tutto il mondo. Si tratta tecnicamente di una ballata, in cui prevale la voce calda e suadente di Shirley.
In linea di massima, in questo lavoro i Garbage si presentano dinamici, aperti alla sperimentazione, alla commistione, emerge la loro voglia di non rimanere legati al passato. Dominano sonorità caustiche, elettrodance, pop in simbiosi, è un disco che gli audiofili sicuramente sapranno apprezzare. “Not Your Kind of People”, uscito per la Stunvolume etichetta creata dal gruppo per sfuggire alle vessazioni delle major discografiche, non sarà di importanza capitale per la storia della musica, ma contribuisce a dare una scossa non irrilevante al mondo rock. Siamo ormai lontani dalle vecchie hit ma è opera che risulta piacevole da ascoltare. Fuori di dubbio è il fatto che Shirley Manson riesca ancora a catalizzare su di sé l’attenzione massima con la sua voce così flessuosa, accattivante, trascinante, modulata e versatile. I Garbage senza di lei non esisterebbero, è lei a dare anima alla loro musica, ai loro suoni e, viceversa, lei senza i Garbage non potrebbe esprimersi in maniera così eloquente. La luce verde del semaforo si è accesa, tutti si dirigono a casa, io dopo aver ascoltato il nuovo lavoro dei Garbage concludo dicendo che molto spesso la bellezza di una band è negli occhi di chi guarda e ascolta.