Da “Cattivi pensieri” di Virgilio Scapin
C’era una volta uno scrittore povero che si era ridotto in tale miserando stato perché non voleva seguire i richiami del mercato. Gli editori gli chiedevano libri di guerra e lui si ostinava a proporre trame di pace, i lettori si buttavano a capofitto nei libri sull’aldiquà e lui scriveva storie dell’aldilà. Aveva vissuto momenti di gloria, un tempo aveva lucrato dei bei soldini, quando seguiva le correnti alla moda, non si era ancora messo a nuotarci contro. Un bel giorno si era stufato di obbedire, aveva capito che l’obbedienza non è sempre una virtù, aveva fatto orecchie da mercante di fronte alle nuove esigenze. Negli uffici editoriali leggevano costernati i suoi ultimi lavori controcorrente, avevano tentato di raddrizzargli la rotta, ma invano. ***Goffredo Petrassi: Flou, per Arpa (1980)