Il principio perseguito dai produttori di notebook è sicuramente lo spessore minimo che garantisce leggerezza e modernità.
Un bel computer che si fonde con l’arredamento domestico o dal look grintoso garantisce quel tocco hi-tech che non stona mai: Apple con i suoi MacBook Pro e Air raggiunge livelli ineguagliati di attenzione al dettaglio facendo di un prodotto di alta tecnologia una vera e propria piccola opera d’arte.
Una caratteristica vincente del design dei notebook Apple è sicuramente il fatto che nascono da un solo foglio di alluminio lavorato con operazioni di fresatura computerizzata per ricavarne comparti interni con un risultato esteticamente brillante: nessuna vite o saldatura ma un solo blocco che racchiude tutto il computer.
Mentre i notebook sono dotati di caratteristiche che ormai non hanno nulla da invidiare ai computer fissi più sofisticati, i NetPc , definiti fratelli minori dei notebook, nascono soprattutto con l’intento di permettere di connettersi dovunque ci si trovi senza, per questo, essere costretti a portare con sé computer pesanti ed ingombranti.
I primi NetPc presentavano un corredo tecnologico decisamente limitato ma oggi, con memorie interne ingigantite, l’aumento delle prestazioni del processore e monitor che hanno superato i 10”, la distanza si è assottigliata.
A prima vista pare che HP si sia vagamente ispirata ad Apple per la sua linea di notebook Envy e Pavillon dotandoli di un nuovo design “unificato”.
Il modello Pavillon Touchsmart 11 è un mini notebook touch da 11,6” che utilizza il nuovo processore low voltage Temash di AMD, è completo sotto il profilo degli ingressi e delle uscite con USB.
Il notebook Envy 14 Touchsmart Ultrabook è una sorta di MacBook Pro con uno schermo Retina dalla risoluzione davvero altissima che arriva, infatti, fino a 3200 x 1800.