Indipendentemente dalla validità di un modello fisiologico (come può essere la descrizione del corpo a partire dal concetto di "meridiani" e "qi"), a volte le medicine tradizionali hanno sviluppato delle conoscenze basate sull'osservazione diretta nell'arco del tempo (che - come ricordava il matematico Piergiorgio Odifreddi - di fatto è una forma di indagine scientifica: link) che possono avere una grande validità a costo letteralmente zero.
Tra queste troviamo la digitopressione, ossia l'uso della dita su alcuni specifici punti del corpo, che in base alla moderna ricerca può essere utile almeno per la gestione di alcune forme di dolore, nausea, vomito e disturbi del sonno: link.
Come esempio, ecco un video del dottor Malcolm Taw (UCLA Center for East-West Medicine) sui punti utili per la gestione dei dolori muscolari al collo e per i mal di testa: qui
Provare non costa nulla: l'unica raccomandanzione è di non esagerare con la pressione e - per le donne che aspettano un bambino - di informarsi sempre se un dato punto sia considerato sicuro anche rispetto alla gravidanza.
COME MIGLIORARE LA PROPRIA PERFORMANCE FISICA:
LA BEVANDA PERFETTA...
Non è necessariamente un "protein shake" da palestrati!
Sappiamo infatti che l'assunzione dei nitrati inorganici, nell'arco di sole 3 ore, permette di migliorare l'efficenza dei muscoli scheletrici, riducendo il consumo polmonare di ossigendo durante l'esercizio fisico, e consentendo quindi di resistere più a lungo, come è stato dimostrato in studi su ciclisti, corridori e atleti di forza: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23765348
Un'ottima fonte, particolarmente comoda, viene dal succo di barbabietola rossa, il cui gusto forte e a volte spiacevole può essere mitigato con un po' di succo d'arancia e limone insieme.
FARE LA SPESA ALL'ORTOFRUTTA:
CONSIGLI PRATICI PER GIOVANI ED INESPERTI
Facciamo un piccolo invito ai nostri lettori affinchè contribuiscano a questo post: scriveteci un vostro piccolo suggerimento pratico per riconoscere la frutta/verdura migliore da comprare quando si è al supermercato o all'ortofrutta: quelle conoscenze "empiriche" solitamente confinate alle persone più in là con gli anni.
Facciamo qualche esempio basilare:
- Annusare! Le fragole, per quanto sembrino belle e perfette, andrebbero sempre odorate: quelle buone saranno contraddistinte da un forte aroma. Lo stesso vale per vari altri frutti, come il mango (link).
- Sentire il peso, a parità di dimensioni. Arance e pompelmi vanno tenuti in mano: saranno i frutti più pesanti ad essere maggiormente succosi. In alternativa, si può anche solo cercare di sentire quanto turgido sia il frutto, e che la superficie sia liscia e fluida, sebbene per alcune varietà quest'ultimo aspetto non valga (link).
- Le angurie, oltre ad avere una conformazione uniforme, non dovrebbero sembrare troppo lucenti, e anzi quelle dai colori più "spenti" sono preferibili. In ogni caso è meglio picchiettarle: la superficie dev'essere ben rigida, che faccia rimbalzare le dita e restituisca un suono netto. Inoltre, la parte più chiara (quella di contatto con il campo) dovrebbe essere tendente al giallo crema, e non bianca. (link).
Altri suggerimenti? Fatevi avanti!
HERBALIFE? NO, GRAZIE
Come se non bastassero i casi di epato-tossicità legati ai supplementi di questa azienda, ecco uno spaccato di come facciano affari, ossia il simbiotico rapporto con il senatore Tom Harkin, da molti anni pagato per portare avanti con misure legislative i loro interessi!
Link: http://theiowarepublican.com/2013/harkin-herbalife/
TROFOLOGIA (TEORIA DELLE COMBINAZIONI ALIMENTARI)
Ha senso cercare di tenere separata la digestione dei diversi macro-nutrienti, ossia i momenti in cui si apportano carboidrati da quelli in cui si consumano proteine o lipidi, come sostengono alcune teorie naturopatiche?
Al di là del fatto che tali teorie siano state sviluppate prima che si fosse giunti ad un consenso sul funzionamento fisiologico della digestione umana, e che moltissimi cibi vegetali integrali contengano carboidrati (amidi) e proteine circa nella stessa quantità (http://www.quickanddirtytips.com/health-fitness/healthy-eating/food-combining-myths), nel 2000 la questione è stata studiata presso l'ospedale universitario di Ginevra su due gruppi di pazienti obesi, assegnati a consumare rispettivamente una dieta basata sulle combinazioni alimentari ed una dieta convenzionale, ma con lo stesso apporto di calorie e circa la stessa composizione di macro-nutrienti (in realtà il gruppo delle combinazioni alimentari consumava anche un po' meno lipidi).
Dopo 6 settimane, non furono osservate differenze nè rispetto alle perdita di peso (compresi i livelli di grasso corporeo) nè su vari parametri metabolici (glucosio, insulina, colesterolo, trigliceridi), ed anzi l'abbassamento della pressione sanguigna e la perdita di peso fu moderatamete più favorevole nel gruppo della dieta convenzionale: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10805507
Una nostra risposta allo studio che sta facendo il giro del mondo: link