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Creato il 17 agosto 2011 da Sulromanzo

L’Hay Festival è una manifestazione alquanto importante nell’universo editoriale anglosassone: gli scrittori si incontrano, si leggono, si commentano, si confrontano. Un evento decisamente rilevante che quest’anno, però, ha fatto parlare di sé in negativo, a causa di alcune affermazioni dello scrittore V. S. Naipaul durante un’intervista concessa alla Royal Geographical Society. Per esempio:

Le scrittrici sono diverse, alquanto diverse. Leggo una pagina e, dopo appena un paragrafo o due, so se sia stata scritta da una donna o da un uomo. Penso che non sia alla mia altezza…ha “visione limitata del mondo”…perché “non è una perfetta padrona di casa” e questo “emerge anche dalla sua scrittura.” [traduzione mia].

Nell’intervista lo scrittore critica anche Jane Austen e Diana Athill che è stata direttore editoriale presso la casa editrice André Deutsch per cinquant’anni ed editor dello stesso Naipaul.

Circa una settimana più tardi è morto, a 96 anni, Patrick Leigh Fermor, un appassionato di viaggi che, con i suoi racconti, ha contribuito in maniera significativa a rendere meno aride e manualistiche le opere di questo tipo. La sua carriera è stata ricca di successi ed elogi che, però, i tanti scrittori che riempiono gli scaffali delle librerie potrebbero non ricevere  in questo momento di forte crisi dell’industria editoriale. A tal proposito lo storico Gregor Dallas ha in parte accusato la Society of Authors, per esempio, contestando agli editori la qualità – sempre più bassa – dei libri pubblicati. Sembra però che questa provocazione sia solo una delle strategie di Dallas per promuovere la sua elezione presso la Society of Authors francese.

Un'autrice che, invece, non dovrebbe risentire della crisi è Jennifer Irvine, il cui “The Pure Package: The Diet for Food Lovers”  sarà pubblicato da Orion in dicembre. Il volume dovrebbe contenere 200 immagini ed oltre 70 ricette che fanno parte del suo programma nutrizionale per perdere peso.

Problemi di peso, ma di tipo diverso, per Shaunna Raycraft che ha salvato circa 350,000 volumi dalla sua vicina di casa che avrebbe altrimenti dato loro fuoco dopo la morte del marito. Sfortunatamente però Shaunna, una canadese amante della lettura, si trova ora costretta a bruciarne lei stessa una parte consistente (almeno 4 tonnellate) perché la sua casa rischia di crollare a causa del peso.

Mi auguro non accada lo stesso ai libri che riempivano i Borders che si trovano in Australia. La catena di librerie, infatti, ha deciso di chiudere entro fine giugno tutti i punti vendita del continente, lasciando a casa gli ultimi 315 dipendenti (ne sono stati licenziati circa 500 in aprile).

HarperCollins ha annunciato che tre titoli pubblicati dall’imprint Avon saranno disponibili solo presso la catena di supermercati Sainsbury. Tra questi, anche il nuovo romanzo di Trisha Ashley. I responsabili della catena di supermercati si augurano che questa strategia attiri a loro nuovi clienti appassionati I problemi finanziari delle catene di librerie sono però positivi per altri rivenditori. Per esempio, di libri.

La casa editrice Canongate ha scelto invece di tentare di comunicare in maniera diretta con i suoi lettori. Infatti, per lanciare “Grow Up”, il romanzo d’esordio del diciannovenne Ben Brooks, ha reso disponibile l’e-book del romanzo a meno di tre sterline fino alla pubblicazione dello stesso in forma cartacea ed ha inoltre lanciato un concorso per vincerne copie gratuite. Oltre a ciò, i ragazzi dai 16 ai 19 anni possono partecipare ad un concorso letterario il cui vincitore riceverà consigli sul mondo dell’editoria e su come farsi conoscere sul web.


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