Catania: L’appena trascorso 20 Novembre è stato il Transgender Day of Remembrance, ovvero la Giornata Mondiale in Memoria delle vittime di Transfobia, sì c’è chi ha paura delle persone transessuali e c’è purtroppo anche chi trasforma l’ostilità in violenza.
A Piazza Stesicoro un flashmob ha attirato la curiosità dei passanti che sono stati catturati per qualche minuto da una piccola scenetta. Una ragazza e un ragazzo seduti ciascuno accanto ad un tavolo si apprestavano a prepararsi davanti a uno specchio. La ragazza vestiva i panni di un uomo, il ragazzo quelli di una donna. Sono attimi che nella quotidianità vive ciascuno di noi, truccandoci e vestendoci a base a ciò che sentiamo di essere. La quotidianità è poi stata spezzata dal pregiudizio, dall’odio, dalla paura e dall’ignoranza che hanno colpito violentemente i protagonisti. Anche nella vita di tutti giorni questi antagonisti non accettano la natura degli altri e con atti verbali e fisici violenti la violano. Infatti secondo uno studio pubblicato sul sito dell’Arcigay le vittime dell’odio transfobico nel 2014 sono state 226. Il tutto si è chiuso con un’esortazione ad essere se stessi anche se giudicati diversi. Ma diversi da chi? Non siamo tutti esseri umani?!
Ad organizzare questo flashmob chiamato “Candle theatre vol.II” è stata un’ associazione di volontariato la “Queer as Unict” con lo scopo di sensibilizzare la città sulle tematiche di genere e sull’orientamento sessuale. L’associazione inizialmente era un gruppo segreto su facebook formato da studenti dell’ateneo catanese gay, lesbiche, bisessuali e transgender che volevano confrontarsi e far sentire la propria voce. Ma la voglia di raggiungere quanta più gente, anche al di fuori dell’ambiente universitario, ha portato il gruppo a diventare oggi un’associazione che garantisce sostegno e solidarietà ai membri. Ma soprattutto “Queer as Unict” vuole sensibilizzare con eventi, manifestazione mediatiche e informative la cittadinanza catanese e italiana.