In questa raccolta di racconti lunghi infatti, lo scrittore torna in un certo senso alle origini spezzando una catena che stava stancando.
A parte la prima storia che richiama quel qualcosa di soprannaturale ormai divenuto un classico delle sue opere, gli altri racconti sono più realistici e coinvolgono persone “normali”.
Tutto risulta credibile e questo ogni tanto non guasta neanche nell’opera di King.
In generale sono le donne che la fanno da protagonista; in un paio di questi racconti poi in maniera assoluta.
Non conosco il criterio secondo cui sono stati scelti i racconti per questo libro; quello che ne è risultato però è un insieme che fornisce emozioni diverse.
Nel primo racconto c’è l’ansia ormai conosciuta dai lettori dello Stephen King più classico, con morti che forse non sono proprio morti e tutto quanto ne consegue.
Negli ultimi invece si respira l’atmosfera classica del giustiziere, quella in cui a chi è stato in qualche modo vittima di un sopruso o ha dovuto sopportare per lungo tempo situazioni particolarmente pesanti, poi ad un certo momento scatta un click che sovverte tutto quanto.
Tutto sommato un bel libro.
Tempo di lettura: 9h 57m