Notte d'agosto

Da Johakim @Johakim

Era una terra di confine. Un luogo dove la luna teneva per mano la coda delle nuvole per non farle scappare dietro alle colline. Il soffio del vento scuoteva le cime degli alberi con lenta e ritmica meticolosità, per non spaventare le foglie e farle cadere in terra.
L’umidità della notte si alzava dai prati scuri, densa, palpabile, stesa come un mantello d’argento.
Il silenzio era spezzato di tanto in tanto solo dal fischio della civetta a richiamare la propria vittima nel suo volo leggero sopra ai tetti delle case nel loro lungo sonno inquieto.
Il lento scorrere del fiume dettava il confine fra il sogno e la realtà nella sua lenta ed inesorabile discesa verso il nulla.
L’odore dell’acqua, pungente e fredda, entrava in ogni piccolo anfratto, teneramente abbracciato dai raggi lunari, oscura sorella di questa magica notte d’estate.
Un paese che dorme, i sogni della gente dispersi fra le lenzuola sgualcite dal sudore nel profondo riposo di chi non ha che poche speranze, da contare sulle dita di una mano stanca, corrosa dal lento passare degli anni.
Notte d’estate, notte di un mondo che gira al contrario e tutto d’attorno si arrende.

Mi era capitato altre volte di svegliarmi nel cuore della notte e chiedermi che giorno fosse. L’odore del caffè appena fatto pervadeva la stanza del suo intenso aroma, tanto da risvegliare i sensi già abbastanza tesi ed attenti verso qualcosa ancora da definire. Voglia, solo una una voglia chiara e nitida nella mente e nel cuore: quella di ridare un senso a questa irreale notte d’agosto.
Mentre la gente ancora sognava, io ero li a contare i minuti che non passavano mai ed una lacrima di luce, gettata al di là dell’orizzonte, faceva intendere l’alba imminente scandita fra un respiro, un sorso bollente ed un raggio di luna.
Pian piano la luce spargeva il suo intenso chiarore, gettando i colori dell’alba alla rinfusa sui dolci contorni delle colline e con un gesto sommesso, per non svegliare nessuno, salutai la piccola casa.
“Starò via per un po’ … e non so se ritorno”.