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Notte NBA – 03/02/2016: un pazzesco Curry spazza via i Wizards, è meraviglia Westbrook contro i Magic

Creato il 04 febbraio 2016 da Basketcaffe @basketcaffe
Stephen Curry - © 2016 twitter/warriors

Stephen Curry – © 2016 twitter/warriors

Curiosità

Prestazione mostruosa per Steph Curry nella vittoria dei Warriors sui Wizards: 51 punti ed 11 triple segnate su 16 tentativi. Il nativo di Akron comincia la partita con un primo quarto da 25 punti, il settimo quest’anno da almeno 20 punti, raggiunto il record di Kobe Bryant del 2006/07 nelle ultime 10 stagioni, ed il terzo da almeno 25 punti, unico a metterne a segno più di uno in questa regular season. Nelle ultime 10 stagioni Curry ha scritto tre tempi da almeno 35 punti, uno in più di Klay Thompson, LeBron James e Carmelo Anthony. E’ l’ottava volta che supera i 40 punti quest’anno (massimo in NBA), e con 11 triple a segno raggiunge il primo career-high, unico nella storia del gioco con più di una partita in carriera da 11 bombe a canestro. Inoltre è l’unico in questa regular season con più di una gara da almeno 50 punti. Per Golden State è la vittoria numero 45 in 49 partite giocate, la miglior partenza di sempre insieme ai 76ers del 1966/67.


Altra performance pazzesca arriva da Russell Westbrook nel successo dei Thunder sui Magic: terza tripla-doppia consecutiva da 24 punti, 19 rimbalzi (career-high) e 14 assist, numeri che non si vedevano da Larry Bird nella stagione 1981/82. E’ la 19esima tripla-doppia nelle ultime due stagioni e Westbrook può seriamente aspirare al record di 25 di Jason Kidd tra il 2006/07 ed il 2007/08. Inoltre, è la prima volta nella storia NBA che due giocatori arrivano a quota 8 triple-doppie prima dell’All-Star break (Westbrook e Draymond Green). Il canestro vincente per OKC, però, arriva dalle mani di Kevin Durant. E’ il settimo decisivo per lui dal 2007/08 quando è entrato nella Lega, il massimo da allora davanti a Ray Allen (4) e Kobe Bryant (3).


Gli Spurs superano senza problemi i Pelicans e migliorano il proprio record casalingo a 27 vittorie senza sconfitte, raggiungendo i Capitols del 1946/47 per la terza miglior partenza di sempre nella storia NBA tra le mura amiche.

Successo incredibile degli Hawks contro i Sixers: 124 punti segnati senza che nessun loro giocatore superi quota 15 punti. Non era mai successo prima nella storia NBA.

LeBron James, nella sconfitta dei suoi Cavaliers contro gli Hornets, supera Kevin Garnett e si piazza al 16esimo posto di sempre nella NBA scoring list di tutti i tempi.

Grazie alla 26esima doppia-doppia stagionale di Karl-Anthony Towns, record per un rookie quest’anno davanti alle 16 di Kristaps Porzingis, i Timberwolves interrompono la striscia di 14 partite consecutive senza successi contro i Clippers, la più lunga fino a stanotte attiva nella NBA.


Non una gran nottata per i nostri connazionali oltreoceano: non bastano i 24 punti di Danilo Gallinari, pur con un mediocre 5/14 al tiro, ai Nuggets per aver ragione dei Jazz, mentre i Nets non giovano di una grande prestazione di Andrea Bargnani (2 punti e 2 rimbalzi) e finiscono sconfitti nella sfida contro i Pacers.

Risultati della notte

Charlotte Hornets (24-25) – Cleveland Cavaliers (35-13) 106-97
(Lin 24; James 23)


Philadelphia Sixers (7-42) – Atlanta Hawks (29-22) 86-124
(Stauskas 17; Scott, Hardaway Jr. 13)


Boston Celtics (29-22) – Detroit Pistons (26-24) 102-95
(Thomas 17; Drummond 16+13)


Brooklyn Nets (12-38) – Indiana Pacers (26-23) 100-114
(Johnson 20; Miles 27)


Washington Wizards (21-26) – Golden State Warriors (45-4) 121-134
(Wall 41+10; Curry 51)


Oklahoma City Thunder (38-13) – Orlando Magic (21-27) 117-114
(Westbrook 24+19+14; Oladipo 37)


Dallas Mavericks (28-24) – Miami Heat (28-22) 90-93
(Nowitzki 28; Bosh 20)


San Antonio Spurs (41-8) – New Orleans Pelicans (18-30) 110-97
(Aldridge 36; Davis 28+10)


Utah Jazz (23-25) – Denver Nuggets (19-31) 85-81
(Favors 16+11; Gallinari 24)


Sacramento Kings (21-28) – Chicago Bulls (27-21) 102-107
(Cousins 30+11; Moore 24)


Los Angeles Clippers (32-17) – Minnesota Timberwolves (15-36) 102-108
(Jordan 18+15; Wiggins 31)

L’incredibile sfida tra Wall e Curry

 

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