L’ingegno dei Romagnoli che dal niente si riinventano il ferragosto.
Provenienti da pura emulazione della notte Bianca, in riviera ci abbandoniamo a facili (e rosei) entusiasmi ma c’è poco da gioire: invece di investire in strutture e servizi per un turismo di qualità si preferisce guardare al proprio orticello, il più vicino possibile nel tempo e nello spazio.
Come? Presto detto: si sceglie qualche artista ormai passato (vedi Ricky Martin o Francesco De Gregori) o giovani che hanno tutti gli interessi ad apparire in pubblico (Alessandra Amoroso) e si da l’illusione ai turisti di vedere qualcosa di esclusivo mentre sono gli artisti stessi a sbavare per poter apparire in pubblico e non cadere nel dimenticatoio. Purtroppo qui a cadere nel dimenticatoio rischia di essere la riviera Adriatica che ha perso il fascino e il buon rapporto qualità prezzo di quando negli anni 70/80 ha saputo conquistatare i Tedeschi, gli Olandesi e le famiglie borghesi italiane.
Ora si trovano i vacanzieri last minute che occupano gli hotel per 3 giorni al massimo, mangiano panini e rovinano tutto.
Ma non è finità: la vera Furbizia si è dimostrata in tutta la sua scontata ovvietà: prolungare la Notte Rosa così da fare 2 giorni di festa mantenendo lo stesso budget. Risultato? Artisti sconosciuti, spettacoli improvvisati, dispersione delle performance (tanto saranno tutti ubriachi cosa vuoi che ci capiscano?!) e con la scusa di valorizzare il territorio si cerca di coivolgere anche l’entroterra in questa farsa di stagione. Finiremo con organizzare la settimana rosa…
Sarebbe meglio fare i signori puntando ad un turismo di qualità rispetto alla ricerca della quantità.
Un vecchio detto Romagnolo diceva: “Uccell in storn nun si ingrassan”!