Nottetempo – Tutto in una notte

Creato il 02 aprile 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

2 aprile 2014 • Primo Piano, Vetrina Cinema, Videos •

commento di Elisabetta Bartucca

Summary:

Un incidente d’autobus nella notte, un’unica sopravvissuta, un rugbista misterioso che proprio quella notte decide di cambiare vita, un cabarettista sul viale del tramonto che nella stessa notte ha perso qualcosa. Ed un viaggio da Sud a Nord lungo tutto lo stivale che legherà fatalmente i destini di tre anime sole. Si chiama Nottetempo, è il film che segna l’esordio alla regia di Francesco Prisco, classe 1976, un background maturato tra spot pubblicitari e una mezza dozzina di cortometraggi, un amore sconfinato per il cinema da Eastwood a Inàrritu, Jeunet, Scorsese, Refn e diversi riconoscimenti tra festival nazionali e internazionali.

I volti dei protagonisti di questo noir on the road (in sala dal 3 aprile per 01 Distribution) sono quelli di Nina Torresi (Assia), Giorgio Pasotti (Matteo) e Gianfelice Imparato (Enrico) ed il viaggio che si ritroveranno a intraprendere sullo schermo è per certi versi lo stesso che l’intera produzione ha dovuto affrontare per arrivare fino a qui, muovendosi in maniera autonoma e cercando finanziamenti attraverso canali alternativi.

Determinante, oltre al contributo della BLS – Business Location Südtirol Alto Adige, l’incontro con la A.Mi.Ca. Production e la Optima Italia: “Due realtà gestite da imprenditori illuminati e appassionati di cinema, che hanno condiviso con noi fin da subito l’entusiasmo. – fanno sapere i produttori – Non è stato facile, dati i soliti limiti di budget, uscire dalle ‘due camere e cucina’ e gestire la complessità delle molte location di un film che è anche un road movie. Ma è stato anche molto divertente. Tutti i membri della troupe hanno partecipato alla realizzazione del film con lo spirito avventuroso di una carovana in viaggio”. Che proprio a bordo di un camera car sulla tangenziale di Napoli, durante il ciak di una scena, avrebbe saputo del sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Un’avventura anche per Giorgio Pasotti, in un ruolo per la prima volta da ‘cattivo’ che lo sdogana dall’immagine di ragazzo della porta accanto; Matteo è scorretto, istintivo e solitario, l’anima noir del film. Un personaggio che Prisco aveva sempre immaginato così, tanto da sottoporre l’attore a  massacranti ore di palestra per trasformarne il fisico e tirarne fuori quel nerboruto giocatore di rugby che contraddice nella vita i valori del campo da gioco: “Nel film ricorre una frase che conoscono tutti gli appassionati di questo sport: ‘Il rugby e’ un gioco bestiale giocato da gentiluomini”. – racconta il regista – Ma Matteo, rigoroso giocatore di rugby, nella vita contraddice quello che afferma sul rettangolo di gioco, e si limita a mostrare solamente l’aspetto ‘bestiale’ della sua personalità. Mi piaceva questa grande incoerenza del personaggio”. Un esordio che riporta Pasotti sul grande schermo dopo la breve apparizione nel monumentale  “La grande bellezza”, freschissimo di Oscar, e alla vigilia del suo debutto da regista con “Io, Arlecchino”.
Ora l’ultimo confronto sarà quello con il pubblico.

di Elisabetta Bartucca per Oggialcinema.net

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