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Nottingham-Edinburgh, scappando dallo sceriffo di Sherwood alla ricerca dell’ippogrifo di Harry Potter

Creato il 13 settembre 2012 da Sarettajan @girotrottolando

Anche questa volta il cammino che mi ha portato alla parola finale “Scozia!” è stato sostanzialmente random.
Nottingham, su un letto ingombrato da libri d’inglese e vino cileno, consci del fallimento della ricerca di lavoro e della conseguente sparizione progressiva e celere di ogni sterlina, io e il mio fedele compagno di avventure, Robin Hood e Little John versione italo-argentina, ci rendemmo conto che avevamo due alternative: iniziare a rubare ai ricchi per dare ai poveri, cioè noi stessi, o lasciare l’England per tornare verso acque più sicure, o, per meglio dire, verso pasti e letti più sicuri, ovvero a casa del Signor Petrozzi, fedele salvatore dal pericolo, più volte presentatosi, che unisce le frasi “sua figlia” e “vivere sotto un ponte”. Ebbene si, coda tra le gambe, occhi piagnucolanti e la frase magica “Lo so, hai sempre ragione papà, dovrei trovare un lavoro fisso qui a Roma, prometto che lo farò!”, rigorose dita incrociate mentre si pronuncia tale abominevole giuramento e normalmente questo mi garantisce una postazione sicura dalla quale presto ripartire. Nel caso poi tutto ciò non funzionasse posso sempre giocare il Jolly Mamma, sempre vincente!
Finita la bottiglia, stabilito il rientro in patria…lacrimuccia? Naaaa, come già vi ho raccontato in questo post precedente: Impatto zero, non mi ero molto affezionata alla precisina Nottingham quindi, una volta racchiusa nel mio piccolo salvadanaio delle esperienze, sarebbe stato facile dirgli addio.
A quel punto era ora di andare a dormire…Ma c’era qualcosa che non andava…Cuscino scomodo? Caldo? Freddo? Brutti sogni? No, quello che mancava era prendere un’altra decisione per risollevare gli animi! Cosa possono fare due viaggiatori con pochi spicci una settimana prima dell’ imminente ritorno a casa?? Ovviamente finire quegli spicci in un posto meraviglioso che gli facesse meglio digerire il ritorno! Giusto! Idea grandiosa! Ecco quello che ci voleva! “Mmm, magari potremmo conservare questi soldi per Roma, una volta tornati, per non rimanere completamente con le tasche vuote“, diceva una vocetta angelica dal fondo della bottiglia vuota. “Ma no!!! Ma che stupidaggini dici!! Su su, un po’ di buon senso e pensiamo al posto più meraviglioso qui nei pressi!!” rispose energica un’altra voce che mise fuori gioco la prima con un colpo di sughero stappato da una nuova fiammante bottiglia! Allora se qualcuno ha qualche altra obiezione si faccia avanti adesso o taccia per sempre! L’angioletto sotto il tappo farfugliò qualcosa di incomprensibile che venne ignorato dai più e la partenza venne definitivamente approvata. I candidati scelti per la loro qualità di essere “luoghi meravigliosi nei paraggi” erano Scozia e Irlanda. In base a quale criterio scegliere??
Ambarabaciccicoccò tre civette sul comò che facevano l’amore con la figlia del dottore bla bla bla e Scozia uscì vincitrice! Cin cin! E adesso si che possiamo dormire sogni tranquilli!!
Saluti e baci ai compagni della Language Academy
Nottingham-Edinburgh, scappando dallo sceriffo di Sherwood alla ricerca dell’ippogrifo di Harry Potter
saluti e baci agli amici del Language Cafè
Nottingham-Edinburgh, scappando dallo sceriffo di Sherwood alla ricerca dell’ippogrifo di Harry Potter
e in galoppo sul treno Nottingham-Edinburgh, con cambio a Grantham, che durò circa 5 ore e fu tutto un sonnicchiare e passare dal grigio noioso inglese a quel grigio tenebroso e a volte un po’ inquietante che dona alla Scozia un fascino inconfondibile che ti fa sentire come Luke Skywalker quando incontra per la prima volta il maestro Yoda, impaurito, affascinato e… immerso nella nebbia e nella melma fino al collo!
Nottingham-Edinburgh, scappando dallo sceriffo di Sherwood alla ricerca dell’ippogrifo di Harry Potter

Appena Luke e Yoda arrivarono nella capitale, brandendo al posto delle spade laser, ombrelli e impermeabili, si diressero dall’altro lato della Waverly Railway Station verso il Belford Hostel , ex-chiesa che lì ospiterà per due notti. I servizi dell’ostello non sono degni di nota, ma i prezzi bassi (10 pounds per dormire in una stanza con 8 letti)e l’idea è geniale!!

Nottingham-Edinburgh, scappando dallo sceriffo di Sherwood alla ricerca dell’ippogrifo di Harry Potter

Scopriremo che Edinburgh e il Regno Unito in generale sono pieni di chiese che, per mancanza di fondi, non sono più adibite a luoghi di culto e sono state trasformate in ostelli, discoteche, pub etc etc, un’idea direi socialmente moooolto utile
Qui sotto trovate per l’appunto un video che vi mostra un altro esempio: live music nella ex-Torn Kirk, oggi un Pub in High Street:

Nei due giorni successivi zigzagammo per la città che si rivelò veramente attraente e suggestiva come ce l’eravamo immaginata, ecco le principali tappe del centro storico:

Nottingham-Edinburgh, scappando dallo sceriffo di Sherwood alla ricerca dell’ippogrifo di Harry Potter

E via alla carrellata di foto, let’s go!
Iniziamo dall’attrazione turistica più importante: Il castello di Edimburgo. Fotografatelo in tutte le salse e da tutti i punti di vista, ma non spendete i quasi 20 pounds per entrare a meno che non siate molto interessati all’aspetto militare che è quello messo in evidenza. Al suo interno, degna di nota è la St. Margaret’s Chapel, l’edificio più antico di tutta la città.

Nottingham-Edinburgh, scappando dallo sceriffo di Sherwood alla ricerca dell’ippogrifo di Harry Potter

In memoria dell’amatissimo scrittore scozzese Walter Scott, celebre per aver scritto l’Ivanhoe, è stato eretto, un monumento alto più di 60 metri su Princes Street. E’ lo Scott Monument e per arrivare in cima bastano circa 3 pounds e 287 scalini, auguri!! (sconsigliato a chi soffre di vertigini)

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Alle nostre spalle lo Scott Monument

Dal monumento più alto a quello più basso, la statua di Greyfriars Bobby, la leggenda a 4 zampe più famosa di Edimburgo!

Nottingham-Edinburgh, scappando dallo sceriffo di Sherwood alla ricerca dell’ippogrifo di Harry Potter

Chi è questo ammasso di peli superstar?? Ecco la sua storia:

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La storia del famoso cagnolino Greyfriars Bobby

Avete letto la commovente storia della leggenda pelosa? Beh,adesso che vi siete commossi posso dirvi che probabilmente è tutta una balla!!
Alcune versioni dicono che il cane continuò a vivere nel cimitero non per fedeltà al padrone defunto bensì perché proprio lì davanti c’era una macelleria che gli donava tutti i suoi succulenti scarti e che il giardiniere che se ne prendeva cura riceveva tante donazioni dalle ricche e generose vecchiette scozzesi da essersi arricchito e da aver rimpiazzato Bobby alla sua morte, con altri similar Bobby, pur di non perdere le generose offerte!Insomma il cane più fotografato di Edimburgo era probabilmente solo un mangia salsicce accanito con successivi cloni!

Questi importanti particolari, ignorati dalla quasi totalità dei turisti che tirano su il naso dinanzi alla statua di Bobby, e tanti altre notizie interessanti ci sono stati rivelati dalla nostra simpaticissima e preparatissima guida del Free tour al quale abbiamo partecipato.

Nottingham-Edinburgh, scappando dallo sceriffo di Sherwood alla ricerca dell’ippogrifo di Harry Potter

Tappa del Free Tour nel Greyfriars cementery


Neanche a dirlo che io non amo i tour guidati, ma questa fu una giusta eccezione per promuovere quella che è una nuova forma, secondo me ottima, di organizzare un city tour: Quattro ore circa di tour a piedi con una guida non retribuita che darà tutta se stessa per ricevere una mancia finale. E, credetemi, l’impegno c’è e si vede. Pagare solo al termine del servizio, se il servizio è stato soddisfacente e autovalutando quanto vale il servizio stesso, che ve ne pare? Io credo sia un’idea davvero intelligente in quanto le guide danno il meglio di loro e la soddisfazione dei turisti è altissima, complimenti! E’ un’idea che si sta diffondendo in molti paesi europei, date un’occhiata al sito e se capitate in una delle città coinvolte non perdetevelo! Cliccate qui!
Il cimitero Greyfriars in cui è sepolto Bobby e il suo padrone è famoso anche per un’altra storia, molto meno romantica! E’ infatti lì sepolto l’avvocato George Mackenzie, soprannominato Bloody per la crudeltà delle torture che eseguiva sui prigionieri. Sembra che, da quando un barbone profanò la sua tomba nel 1998, il fantasma del sanguinolento avvocato si diverta a spaventare i visitatori del cimitero o addirittura a percuoterli (un episodio piuttosto famoso è infatti quello di un gruppo di ragazzi usciti con lividi e ferite dal cimitero). Ci sono stati talmente tanti episodi non spiegati scientificamente che la parte del cimitero dove sembra che il fantasma si aggiri è stata chiusa ai visitatori. Nessuno si rende conto che se il fantasma esistesse potrebbe tranquillamente uscire e infestare un’altra parte del cimitero??? mah..
Nottingham-Edinburgh, scappando dallo sceriffo di Sherwood alla ricerca dell’ippogrifo di Harry Potter

La parte chiusa al pubblico del Greyfriars cementery.

Rimanendo in temi allegri vediamo la bella piazza del mercato in cui si era soliti compiere le impiccagioni: Grassmarket Square.

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Grassmarket Square, antico luogo di esecuzioni pubbliche


Legata alla storia di questa piazza c’è un’altra leggenda stavolta a lieto fine, quella di Maggie Dickson. Abbandonata dal marito, povera e reietta dalla società, viene impiccata per aver occultato la morte di suo figlio, ma non muore, diventando il primo e unico caso di impiccagione fallita!! Resuscita dalla tomba il giorno stesso e a quel punto vorrebbero impiccarla di nuovo, se non fosse che la legge vuole che non si possa impiccare due volte la stessa persona e così Maggie è salva! Non solo, si risposa, apre un albergo e diventa molto ricca! Insomma fu come Cenerentola con in più i poteri di Gesù Cristo (anzi anche meglio dato che lui ne ha impiegati 3 di giorni per resuscitare!)! Mitica Maggie!

Pausa pranzo??
Il pub di Maggie, proprio in Grassmarket Square, di fronte al luogo della sua fortunata esecuzione, si dice sia ottimo.
Consigli enogastronomici?
Oltre a litri e litri di birra, utili per prendere decisioni ottime e non ragionate sui prossimi viaggi, vi consiglio di provare un piatto tipico scozzese chiamato “Haggis neeps and tatties“, con un’indicazione: chiedete cosa c’è dentro solo dopo averlo mangiato! Noi lo abbiamo sperimentato in un pub tranquillo e molto tipico su Rose Street, l’Abbotsford pub.
Per dolce provate il Mars fritto e strafritto servito in quasi tutti i Fish and chips, sconsigliato ai diabetici!

A questo punto, se riuscirete a muovervi con il frittomars sullo stomaco la migliore opzione per smaltirlo è un pò di movimento: salite sulla collina Calton Hill dalla quale potrete ammirare uno dei più bei panorami della città. In realtà la collina è veramente facile da “scalare”, ci vogliono 10 minuti e potete essere anche in infradito!! Calton Hill è sede di un parco pubblico e di molti beni archeologici tra cui il National Monument:

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National Monument


il Nelson Monument:
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Nelson's Monument, in onore al vice ammiraglio Horatio Nelson


e il Dugald Stewart Monument:
Nottingham-Edinburgh, scappando dallo sceriffo di Sherwood alla ricerca dell’ippogrifo di Harry Potter

Dugald Stewart Monument, in memoria dell'omonimo filosofo scozzese

Dopo il relax e la digestione direi che per concludere il giro non possiamo non parlare di quel maghetto occhialuto che ha conquistato il mondo divenendo più famoso persino del mitico puffo quattrocchi: si, parlo di lui, Harry Potter!

Nottingham-Edinburgh, scappando dallo sceriffo di Sherwood alla ricerca dell’ippogrifo di Harry Potter

E’ in questo edificio che vedete qui sopra, precisamente affacciata alla grande finestra centrale, che la Rowling scrisse il primo Harry Potter. Povera e depressa, la donna veniva ospitata dai generosi proprietari del pub in modo che la figlia potesse stare al caldo e lei potesse dedicarsi a quel racconto che l’avrebbe resa la donna più ricca del Regno Unito. La testarda scrittrice propose il manoscritto a più di 10 case editrici prima che la lungimirante Bloomsbury lo accettò e… il resto lo sapete. Una storia a lieto fine che ci trasmette un’ importante morale: bisogna andare nei pub!!:)
Scherzi a parte, tanto di cappello ad una donna che ha saputo coraggiosamente trasformare il suo destino a colpi di incantesimi! Dalla Fata turchina a Maga Magò, da Mary Poppins a Campanellino, mettete in mano a noi donne una bacchetta magica e vedrete di cosa saremo capaci!!

Ovviamente questo tour virtuale che vi ho appena suggerito comprende solo ciò che ho potuto vedere in due giorni, volendo poi correre verso il selvaggio nord, ma ad Edimburgo ci sono molte altre meritevoli attrazioni come ad esempio l’Holyrood Park, il tanto chiacchierato Palazzo del Parlamento, il Museo nazionale, il Giardino botanico etc etc…In tutti i modi, ciò vi consiglio è di perdervi tra le strette viuzze simili ai vicoli di Genova, scure, in apparenza pericolose, ma che in un istante vi conducono in posti inaspettati. realizzate un tempo per creare “vie di fuga” tra i palazzi accalcati, sono veramente il tesoro della città. Lasciatevi trasportare senza paura e tornerete indietro nel tempo: potreste incontrare vichinghi, re, rivoluzionari, qualche spirito insonne che non vuole saperne di morire del tutto o magari il mostro di Lochness venuto a fare un citybreak…Nella gotica Edinburgh tutto è possibile…


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