La versione aggiornata proposta da Robert Silverberg e, pubblicata da Bompiani nel 2001, non va ad intaccare il racconto storico di Asimov, bensì, ne da il giusto proseguo. Silverberg, infatti, si è limitato a rispondere alla domanda che, molti lettori si sono posti dopo aver terminato la storia originale, ovvero, cosa succede dopo?
Sul pianeta Kalgash, illuminato da sei Soli, la notte non esiste. La popolazione del pianeta non concepisce neppure il concetto di buio se non per il fatto che è consapevole dell'esistenza dello spazio e del buio cosmico. Solo una piccola setta religiosa profetizza l'avvento dell'oscurità su Kalgash ma, questo fenomeno lo vede come il principio della fine del mondo. Poi, un bel giorno, l'allineamento dei pianeti e dei Soli porta ad un eclissi... La popolazione intera del pianeta cade nel panico. Distruzioni ovunque, follia omicida, crollo improvviso di ogni società civile, anarchia, violenza, morte e distruzione. Tutti scappano in cerca di un riparo che non esiste e, solo Theremon e Siferra, un giornalista e un'archeologa, cercano di opporsi all'ondata di panico che travolge la popolazione e, tentano di riportare l'ordine sul pianeta di Kalgash. Asimov racconta la notte di Kalgash. Silverberg, invece, racconta ciò che accade quando l'eclissi si estingue e torna la luce. Si tratta di un romanzo che gioca con abilità su una delle paure più recondite dell'uomo: cosa si nasconde nel buio della notte? E' una analisi profonda della psiche umana, del suo comportamento emotivo, delle sue paure ancestrali. E' anche un ottimo racconto/romanzo di fantascienza. Narrato con sagacia, suspance, pathos, mistero... un thriller, una action-novel, un racconto di fantascienza e, comunque, un racconto attuale, scritto nel 1941, è ancora moderno per i concetti che esprime.
About Me / Sito / Blog Personale / Facebook / Anobii / Twitter / Foto / Video / Lulu