Novamont: In mare uno shopper di @MaterBi si #biodegrada al 90% in 8 mesi!

Creato il 09 novembre 2013 da Minimoimpatto

Riceviamo e pubblichiamo con interesse il seguente comunicato diffuso dalla Novamont che risponde a una domanda che spesso ci è stata rivolta. Ovvero: in quanto tempo si biodegrada un sacchetto di bioplastica in mare? La domanda segue alle diffuse preoccupazioni sull’inquinamento marino date, spesso, dal malcostume di buttare all’aria e in mare di tutto. Basti pensare alla nota isola di plastica nell’oceano Pacifico…

BIODEGRADABILITA’ IN MARE DELLE BIOPLASTICHE:

I primi risultati di un nuovo approccio metodologico che verrà standardizzato grazie al progetto europeo Openbio dimostrano che in ambiente marino un sacchetto in Mater-Bi®, la bioplastica biodegradabile e compostabile di Novamont,  in 8 mesi biodegrada al 90%

Nuovi scenari e nuove possibili soluzioni per il tema – sempre più allarmante – dell’inquinamento marino che ha spinto la DG Ambiente ad una nuova consultazione presso gli stakeholder (http://ec.europa.eu/environment/consultations/marine_litter_en.htm) che si concluderà il prossimo 18 dicembre. 

Un nuovo approccio metodologico sviluppato da Novamont in collaborazione con Hydra Institute for Marine Sciences verrà verificato col progetto Openbio, finanziato dalla Commissione Europea per supportare la ricerca sulla biodegradazione dei materiali rinnovabili; i primi risultati sono stati presentati oggi, in anteprima mondiale, a Ecomondo – nel corso del convegno “Bioplastiche: un caso studio di Bioeconomia in Italia” – da Francesco Degli Innocenti, Responsabile Novamont del progetto Openbio.

Lo studio della biodegradazione in mare è complicato e oneroso perché le prove “in campo” – necessarie per convalidare i risultati di laboratorio – devono essere compiute da biologi sommozzatori con attrezzature costose e spesso in situazioni ambientali difficili. Il progetto Openbio darà un contributo fondamentale per la standardizzazione  e accettazione internazionale dei nuovi metodi di biodegradazione messi a punto da Novamont e Hydra.

Proprio attraverso questi metodi è stato possibile verificare che il Mater-Bi® - la famiglia di bioplastiche Novamont biodegradabili e compostabili utilizzata per produrre sacchetti per la spesa e altri articoli - si decompone per circa il 90% circa in 8 mesi in quei luoghi dell’ambiente marino in cui le plastiche disperse tendono tipicamente ad accumularsi.

“Il fenomeno della plastica in mare ha raggiunto dimensioni gigantesche in tutto il pianeta: dalle isole di rifiuti plastici nate nell’Oceano Pacifico e nell’Atlantico al nostro Mar Tirreno in cui – secondo Legambiente - il 95% dei rifiuti presenti è costituito da plastica è evidente che la soluzione principale risiede nella massimizzazione della raccolta differenziata e del riciclo, sia organico che biologico, attraverso l’educazione al rispetto per l’ambiente. I dati che rilasciamo oggi però ci confermano che l’uso di plastiche biodegradabili e compostabili come il Mater-Bi® può rappresentare un ulteriore livello di protezione ambientale”, ha commentato Francesco Degli Innocenti.

I sacchetti usa e getta per la spesa rappresentano una delle fonti principali dell’inquinamento da plastica dell’ecosistema marino. “Gli esiti di biodegradazione che annunciamo oggi confermano che per applicazioni ad alto rischio di dispersione in mare, come i sacchetti per la spesa o certi materiali per la pesca che non possono più essere recuperati, le bioplastiche possono diventare un fattore cruciale a favore della protezione ambientale”, ha concluso Degli Innocenti.

[Fonte: comunicato Stampa Novamont]


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