"Giovanni Boccaccio, sognando di essere guidato attraverso l’inferno apprende alcune storie di dannati: due uomini e due donne all’insaputa gli uni delle altre, si accordano per uno scambio, e si ritrovano, ognuno col proprio coniuge; un frate approfitta, con inganno, di una giovane sposa ossessionata dal marito insaziabile; un mercante si assenta da casa affidando al nipote studente la moglie, che lo inizia alle esperienze sessuali; un marito ha una relazione omosessuale con un suo lavorante. La moglie, minacciando scandali, esige da questi tali e tanti rapporti da ridurlo a morte; un marito affida moglie e figlia ad un maestro di musica ritenuto invertito e quindi inoffensivo: questi però ha rapporti con due donne separatamente ed insieme"
La confezione, desolante e statica, viene fortunatamente ravvivata dall’abbondanza di bellezze femminili, il gentil sesso è infatti rappresentato dalle più belle starlette del momento: Gabriella Giorgielli, Margaret Rose Keil, Enza Sbordone, Lucia Modugno, Ewelin Melcherich. Il fattore comicità è affidato principalmente all’uso di disparati dialetti regionali e gag piccantin e sempliciotte che, se oggi fanno solo sorridere, al tempo probabilmente rappresentavano quanto di più trasgressivo un prodotto cinematografico nostrano potesse offrire.
Concepito e girato con l’illuminato titolo di lavorazione Le mille e una notte di Boccaccio a Canterbury, fu sostituito solo a termine riprese dal titolo altrettanto geniale.