Il riflesso frammentato del sole estivo
Ancora negli occhi narrativo
Lascia con il lento moto del tempo
Il posto ai giorni pallidi di novembre
Urla nel vuoto il vento
Fuggono le foglie dal manto
Le nuvole inseguono voli
Di pensieri migranti nelle valli
E sul calar del tempo
Dalla chiesuola attigua al pioppo
Voci di dentro infiammate
Odorano di rose bruciate
L’amor sfiora un sogno debole
D’Autunno acceso da polvere di sciabole
Nelle notti fredde ricamate
E dalla nebbia stregate