Folle episodio lunedì sera a Novi Ligure (AL), dove l’edificio più alto della città, palazzo Casella, è stato utilizzato come base di lancio da due paracadutisti, o pseudo tali. Erano circa le 22,30 quando l’inquilino del 13° piano ( il grattacielo ne ha 17 ed è alto una cinquantina di metri) ha visto scendere due persone col paracadute, atterrare in Corso Marenco e dileguarsi, dopo aver riavvolto lo strumento di volo, a bordo di un auto. Il giorno seguente si scopre che anche altri condomini hanno udito rumori inconsueti. Si sale sul terrazzo alla sommità del grattacielo per verificare e, tra lo stupore generale, viene rinvenuta una corda lunga circa 5 metri. E’ la prova che l’incredibile lancio è avvenuto (Ultimamente gli abitanti di palazzo Casella frequentavano piuttosto spesso il terrazzo in quanto si stavano occupando di alcuni lavori di manutenzione, e mai avevano notato nulla di strano). Si decide quindi di sporgere denuncia ai carabinieri.
Probabilmente una bravata, un “divertissement” opera di due temerari appassionati di sport estremi, per carità. Ma il fatto ha davvero dell’incredibile, soprattutto se si tiene conto che un paio di settimane prima, sempre a Novi, era stato rinvenuto il cadavere di un ragazzo di 23 anni gettatosi dal palazzo Simaf, a pochi isolati dal Casella. E si trattava di un parà della Folgore.