Val è la domestica di Sandra e Carlos, è la tata di Fabinho, è il riferimento per tutto il personale di casa. Val si occupa della villa, della cucina e della crescita del bambino nonostante abbia a sua volta una figlia, Jessica, che ha affidato ai parenti dieci anni orsono. E Val da oggi dovrà arginare una interminabile serie di piccole catastrofi provocate proprio da Jessica. La ragazza, infatti, oramai è grande e, in attesa dell’esame di ammissione all’università, ha deciso di trasferirsi dalla madre. Quello che la giovane non sa è che Val viva con la famiglia per cui lavora, dettaglio che sarà foriero di un bel po’ di disastri.
Gli equivoci inizieranno subito, ancor prima di raggiungere “casa”. La ragazza, un po’ per ingenuità e un po’ spavalderia, si rifiuterà di comprendere e adattarsi alla situazione e, in poco tempo, riuscirà a snervare donna Sandra, a provocare gli uomini della famiglia, a mettere nei guai la madre costringendola a scegliere chi e cosa proteggere. Nessun dramma però, il pubblico in sala si ritroverà a ridere e tifare per Val mentre cerca di non strozzare Jessica che se ne infischia delle regole e mangia un gelato “non suo” o fa il bagno nella piscina dei “padroni”.
Photo: courtesy of BIM Distribuzione
È ARRIVATA MIA FIGLIA! è una commedia agrodolce, gentile, ben fatta. È una di quelle opere che non ti aspetti, per la provenienza, per il cast, per la stupefacente ironia. La storia è ambientata a San Paolo ed è dedicata a un paradosso tutto brasiliano: molte donne, infatti, affidano ai parenti la propria prole per accudire – a pagamento – a quella degli altri. Protagonista è una favolosa Regina Casé che, solo a posteriori, scopriamo essere un’attrice (teatrale) molto nota in patria. E dietro la macchina da presa c’è Anna Muylaert, autrice di serie TV di successo, qui anche sceneggiatrice.
La regista porta sullo schermo le contraddizioni della propria società, tangibili soprattutto in una città come San Paolo (metropoli ricca di convenzioni dal forte retaggio coloniale), e ironizza sul ricambio generazionale, sul recupero del rapporto madre-figlio, sulla rottura degli schemi. Ne esce una fotografia reale in cui la risata è amara ma non senza speranza.
È ARRIVATA MIA FIGLIA! è un’opera semplice e frizzante. E’ una commedia efficace grazie ad una protagonista con una mimica e un linguaggio del corpo da applausi a scena aperta. È un delizioso piccolo film da vedere.
Vissia Menza