Novità autunno 2011 Hacca – Tutta la bellezza deve morire di Luigi Pingitore & Gymkhana-Cross di Luigi Davì

Creato il 26 agosto 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

Novità autunno 2011 Hacca

“Pochi capiscono che esiste un rifiuto che non ha nulla in comune con la rinuncia” – (A. Camus)

Tutta la bellezza deve morire
Luigi Pingitore – esce il 5 Ottobre

Estate 1996, torrida e senza vento: un gruppo di amici si gode la bellezza della Costiera amalfitana, ma nonostante un mare perennemente calmo, e una luce bollente che riscalda le giornate, tutti sono inquieti in giorni sfilacciati, senza meta. Quando Francesca, una di loro, scompare, provano a cercarla, eppure nessuno sembra davvero interessato a farlo.
L’indolente impresa si annoda all’arrivo di un uomo, Ezra, dalla Francia: uno scultore che sta seguendo le tracce lasciate nel proprio diario da sua figlia, morta in un incidente d’auto. Nel suo peregrinare incontrerà il gruppo di amici, enigma impenetrabile: soprattutto quando scoprirà che meditano di suicidarsi non appena sarà finito agosto.

Tutta la bellezza deve morire è un mistero laico, una tragedia solare messa in scena in un luogo ancora primordiale, talmente pieno di luce e natura da assomigliare ad un paradiso perduto. La Costiera amalfitana, per quei giovani belli ed indolenti, diviene così linea
d’ombra affrontata con una strana forma di accettazione, di scelta animale, istintiva e non razionale: il suidicio.

Luigi Pingitore vive e lavora a Napoli. Ha pubblicato nel 2005 il romanzo In the mood (Cadmo). Suoi racconti sono presenti nelle antologie I superdotati (Ad est dell’equatore) e Qui si chiama fatica (L’ancora del mediterraneo). Ha pubblicato il libro di poesia Perché la
visione non si racconta (Oédipus). Sue poesie sono presenti in antologie e webmagazine. Tradotto in spagnolo. È sceneggiatore e regista.

“Sono un museo di tagli e cicatrici, queste mani di oggi”

Gymkhana-Cross
Luigi Davì – esce il 26 Ottobre

Pubblicato nel 1957 nella collana einaudiana “I Gettoni”, sotto la direzione di Elio Vittorini, torna in libreria Gymkhana-Cross, di Luigi Davì. Come scrisse Vittorini, «Luigi Davì […] non ha fatto altre scuole che quelle d’avviamento industriale, ma ha sempre avuto una voglia matta di raccontare che può ormai dirsi vocazione. Senza molta versatilità nelle letture, senza mai grosse infatuazioni letterarie, immerso interamente nel gergo e nella mentalità della covata suburbana cui appartiene, riferisce alla rinfusa di tutto l’amaro e il dolce che un giovane operaio si trova ad assaporare della sua vita […]; eppure sa darci ben di più che del semplice “colore di classe” […]». Gymkhana-Cross, lontano dagli echi dei salotti letterari, raccontando la quotidianità di un giovane operaio fatta di fabbrica, ragazze, compagni, rispecchia una città e i suoi umori: racconti genuini senza l’ingenuità del folklore, nati dalla pura vocazione di raccontare agli antipodi di qualsivoglia infatuazione letteraria. Riaffiorando da un passato comune, Luigi Davì, operaio, dà voce ad un presente incerto e strozzato: il nostro.

Luigi Davì è nato a Valdigna d’Aosta nel 1929. Tra i più noti autori della corrente denominata “narrativa industriale”, esordì con la raccolta di racconti Gymkhana-Cross, pubblicata da Elio Vittorini nel 1957 nella collana “I Gettoni” dell’Einaudi. Tra le altre sue opere si ricordano anche L’aria che respiri (1964) e Il vello d’oro (1965).

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