Insegnante di college (Russel Crowe) fa di tutto per cercare di far evadere la moglie dalla prigione. Ma lei è innocente o colpevole? A lui non interessa, l’importante è ricostruire l’ormai perduto idillio familiare. Haggis ha il merito di farci vedere tutte (ribadisco tutte, e con dovizia di particolari) le peripezie dell’uomo finalizzate alla fuga della donna. Ed è così che, nonostante il canovaccio sia abbastanza semplice, lo spettatore partecipa empaticamente all’odissea messa in scena. Adrenalinico.
Come recita il sottotitolo… «nuova decade, nuove regole». Là (Scream, 1996) l’assassino contattava le vittime con i primi telefoni cordless. Qui sfrutta invece le tecnologie più recenti, ovvero telefoni cellulari e webcam. La nuova frontiera del delitto è filmarlo e renderlo disponibile in streaming sulla rete. Chi è l’assassino? Con la sorpresa finale (e l’intrinseca parodia del genere a cui appartiene) Craven riesce ancora a stupire.
Da evitare (senza riserve)
Visto in dvd fa esclamare un «meno male che non ho pagato il biglietto per andarlo a vedere al cinema». È praticamente un lungo filmato da videogioco. Anzi no, è peggio. La storia è esilissima, le recitazioni insufficienti, quasi tutto (forse anche gli attori) è stato creato o ritoccato al computer, sceneggiatura e dialoghi sono pessimi. Cosa rimane? Niente. Uno dei peggiori film che abbia mai visto.