La quarta di copertina:
È una faccenda spinosa, la vita. Così Caleb, sette anni, preferisce rifugiarsi sul pianeta Barsoom con i suoi riti marziani per i compleanni dimenticati; Carl, nove, parla di sé al plurale e pretende bibliche espiazioni; e la bella signora dai capelli rossi decide di farla finita con passioni e dolori solo per scoprire che la fine della vita non equivale alla fine della storia. Ma se si può perdere un gemello amatissimo prematuramente, se un padre può sparire insieme ad altre duemilanovecentonovantasette anime in un'apocalisse di fuoco e acciaio, un angelo custode che ci sta a fare? Nell'universo di Adrian gli angeli, ali sgualcite, vizietti chimici e brutto carattere, hanno davvero bisogno di imparare a far meglio.
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Nuova edizione. La quarta di copertina:
"Il titolo del libro allude, naturalmente, al popolare aneddoto illustrato anche su certe scatole di matite colorate che accompagnano tanti ricordi della nostra infanzia. La popolarità di questo aneddoto è dovuta al fatto che lo racconta il Vasari: un fatto che è anche la causa della sua mancata considerazione da parte della critica. Ma il Vasari non fa che parafrasare un succinto passo del secondo Commentario del Ghiberti: 'Nacque uno fanciullo di mirabile ingegno il quale si ritraeva del naturale una pecora; in su passando Cimabue pictore per la strada a Bologna vide el fanciullo sedente in terra et disegnava in su una lastra una pecora [...] Cimabue menò seco Giotto e fu discepolo di Cimabue'. Ora, un aneddoto raccontato dal Ghiberti non può essere liquidato come uno dei tanti aneddoti raccontati dal Vasari, per il quale essi avevano la funzione di artifici retorici utili a dare compiutezza al racconto storico, secondo una concezione della storia che egli condivideva con i contemporanei. Lo scritto del Ghiberti appartiene a un genere letterario diverso e non ha le preoccupazioni del Vasari. Del secondo Commentario, le cui notizie che si possono controllare risultano sostanzialmente attendibili, va preso sul serio tutto e io credo che anche il raccontino della pecora di Giotto, al di là del suo significato letterale, alluda almeno a due aspetti reali."
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La quarta di copertina:
Antonietta Scarletti è rimasta cieca a soli sei anni in seguito a un terribile incidente in cui hanno perso la vita i suoi genitori. Dotata di un'incredibile forza d'animo, comunque, ha imparato a convivere con le tenebre ed è diventata una compositrice e una pianista di grande successo: le sue musiche entusiasmano il mondo intero per la loro bellezza e per la passione con cui vengono eseguite. Discendente di una famiglia di sensitivi, Antonietta ha imparato a fare affidamento sugli altri sensi per "vedere" il mondo che la circonda ed è diventata una donna indipendente, concentrata sulla carriera e decisa a non lasciarsi trasportare dai sentimenti. Poi però è arrivato Byron. È venuto per lei, attratto dalla sua musica, ed è diventato la sua ossessione segreta. Tutti lo temono, considerandolo un pericoloso predatore, ma per lei è la fantasia finale, l'amante da sogno. Lui la corteggia, le sussurra che lei è la luce, la salvezza. D'altronde l'ha aspettata un'eternità, e non intende lasciarsi sfuggire la donna che potrebbe essere la sua compagna. Per la vita...
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La quarta di copertina:
La fama di Howard Phillips Lovecraft è cresciuta soprattutto dopo la morte, che lo colse povero in canna e poco apprezzato dalla critica contemporanea. Il suo lavoro ha influenzato generazioni di scrittori - uno su tutti Stephen King - e poi registi, sceneggiatori e fumettisti. La sua cosmogonia è stata ampliata, e la figura del Solitario di Providence, come veniva chiamato, è diventata essa stessa parte del mito. Dalla prefazione di Sandrone Dazieri.
Una serie di racconti di Howard Phillips Lovecraft scelti e presentati da Sandrone Dazieri.
Un estratto: http://leggere.librimondadori.it/howard-phillips-lovecraft-racconti-dall-incubo/
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La quarta di copertina:
È passato quasi un anno dalla mattina in cui la madre di Veronica è stata uccisa per mano di un folle. La vita della ragazza è finita quel giorno e le sue notti da quel momento sono tormentate da una frase incomprensibile che la madre ha cercato di dirle prima di morire. Ora vive sola in un monolocale e le sue giornate si susseguono monotone e uguali, grigie come la periferia in cui vive. Finché, una notte, Veronica si trova nel mezzo di un incendio che distrugge una pompa di benzina. Sembra solo un tragico incidente, fino a quando un giornale pubblica in rete le immagini di una telecamera a circuito chiuso che ha ripreso la scena. Veronica non è presente nel filmato. Eppure ricorda. Ha visto tutto nei minimi dettagli. Ha visto anche quella persona allontanarsi mentre le fiamme divampavano. E la vedrà ancora. Veronica si mette nelle mani di Raymond Laera, un vecchio ed enigmatico studioso delle esperienze pre-morte, e del suo giovane e brillante allievo, il neurochirurgo Samuele Mora. Ha bisogno di capire cosa le sta succedendo, di trovare delle risposte anche a costo di intraprendere un cammino al confine tra la vita terrena e l'aldilà. E se questo è un modo per riabbracciare la madre, per sentire la sua presenza, lei è pronta ad andare fino in fondo. Perché forse è l'unica via per demolire la stanza in cui è murata. Per tornare a vivere.
Un estratto: http://leggere.librimondadori.it/leonardo-patrignani-there/
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La quarta di copertina:
Londra, 1880. La nebbia è appena calata sulla città quando un uomo misterioso fa visita a Lord Hugo Farquhar. Indossa un elegante soprabito rosso, ha occhi magnetici e una bellezza che non sembra umana. Hugo lo stava aspettando. Dal momento in cui i medici hanno dichiarato incurabile la tisi di suo fratello John, ha trascorso le notti a consultare, alla fioca luce della lampada a olio, antichi testi esoterici in cerca di un modo per salvarlo. Perché Farquhar sarà pure un raggiratore, un superbo, uno che non ha a cuore nessuno, ma non può sopportare di perdere il fratello. Così, quando scopre che il Diavolo passa il tempo a ricamare una tela con rocchetti di filo che corrispondono ciascuno a una singola vita umana, decide di sfidarlo a una partita di bridge. In palio, il rocchetto di John. Adesso che l'uomo in rosso è davanti a lui, Hugo non immagina che, qualunque sia l'esito, le conseguenze di una simile sfida lo perseguiteranno per sempre.