Questa la scheda del libro:
«Si può vivere, e come, con l’idea martellante, incancellabile, di aver ucciso? In un’estate che s’accende di colpo su Roma, il rapporto tra la ventenne Fulvia e un ragazzo senza nome e dal passato inconfessabile, appassionato di musica classica, viene sconvolto dall’incidente mortale di Ruggero, che avrebbe compiuto dieci anni poco dopo . Fulvia, che assiste al fatto dal terrazzo della sua casa, crede di averlo determinato con un gesto sprovveduto ed è devastata dal senso di colpa. Questo evento lega in modo indissolubile Fulvia e il suo compagno ai genitori di Ruggero, appartenenti alla borghesia intellettuale, apparentemente lucidi e razionalisti ma “segnalati”, che in dialetto sta per “destinati”, vittime anch’essi di un dolore folle.»