Omofollia | Mattia Cesari Rizzoli | 196 pp. 17,00 € cartaceo / 9,99 € ebook
Gita di terza elementare, tutti in pullman, destinazione la necropoli etrusca di Cerveteri. Due bambine di un’altra classe sedute sul sedile davanti si girano verso di me. Una allunga la mano e mi afferra una ciocca lunga e bionda di capelli. Non tira, li accarezza stupita e dice: «Come ti chiami?». «Mattia.» «Mh-mh. E perché hai i capelli da femmina?» Non lo sapevo che quelli fossero «capelli da femmina». Per me erano i capelli come li portava quel figo di mio padre e gli avevo chiesto di lasciarmeli crescere proprio come i suoi, ma evidentemente su di me l’effetto era, come dire, diverso. Da quel momento, anno dopo anno, Mattia inizia a vedere le cose da un altro punto di vista, a riconoscere e accettare gradualmente la sua identità sessuale, a confrontarsi con l’ottusità della gente, quella che lui definisce “omofollia”, e a tentare talvolta di aprire almeno una piccola breccia nel muro dell’omofobia. Il tutto sullo sfondo della sua improvvisa e inaspettata popolarità sul web – con i pro e i contro che comporta – e la voglia di crescere ogni giorno di più. Una voce fresca e sincera per raccontare la storia di un adolescente normale.
Il profumo dell'oro | Lorena Bianchi Rizzoli | 432 pp. 19,00 € cartaceo / 9,99 € ebook
Fiamma ha diciott’anni, è impulsiva, determinata e negli occhi nasconde una forza che ancora non conosce. Insieme a Menico, apprendista di casa Giraldini, è cresciuta imparando l’arte di suo padre, messer Vincenzo, uno degli orafi più famosi di Roma. Ma un giorno i committenti dei Giraldini cominciano a preferire gli ori raffinati di Benvenuto Cellini. Fiamma, decisa a scoprire i segreti di quell’artigiano, corre alla bottega di Cellini. Lì conosce se stessa, il proprio corpo e una passione travolgente: nell’attimo in cui incontra gli occhi smeraldo dell’orafo Lorenzo de Luna capisce che non potrà più tornare indietro. Lorenzo le insegna un nuovo modo di forgiare i gioielli, incastonando nel metallo non solo le pietre preziose, ma anche i sentimenti e i desideri più nascosti. L’intensità dei loro incontri, però, ben presto si interrompe. Fiamma ricomincia la sua vita dall’inizio e torna a lavorare l’oro, questa volta da sola; e ogni giorno, mentre perfeziona la sua arte, ricorda i tempi in cui Lorenzo la rendeva felice. È convinta dell’eternità dell’oro, ma anche di quella dell’amore…
Le follie del vampiro Nik | Alessio Filisdeo Nativi Digitali Edizioni | 35 pp. ebook gratuito
Avete sentito parlare delle sue scorribande sui blog e sui social network. Avete ammirato le sue prodezze in Una Notte di Ordinaria Follia. Ora, il folle vampiro Nik ha un libro tutto per lui! Tra stravaganti nightclub di Mosca, agguati notturni, salvataggi rocamboleschi, improbabili interviste radiofoniche e deliranti sedute di psicoanalisi, avrete un assaggio di quello che l’immortale più fuori di testa del XXI secolo può combinare. Le follie del vampiro Nik, un po’ prequel e un po’ approfondimento a Una Notte di Ordinaria Follia, spinge ancora di più il pedale sul lato grottesco e ironico della visione Urban Fantasy di Alessio Filisdeo, senza rinunciare ovviamente a una buona dose di pallottole tra una battuta arguta e l’altra. E sapete qual è la parte migliore? Che questo racconto ve lo offre il buon Nik: alla salute!
Terzo tempo | Annamaria Anelli Emma Books | 51 pp. 1,99 € ebook
Queste pagine sono per te che sei una donna (non necessariamente, comunque); sei una mamma (ma anche no); sei una freelance (non per forza). No, non ho le idee poco chiare, è che sono convinta che certe esperienze siano comuni a noi donne in generale, che abbiamo o no una cadrega fissa. Quello che cambia è che per noi freelance il pavimento ballerino è ballerino sempre e, quando si ferma un momento e non ci dà la solita sensazione di precarietà, ci aspettiamo che da lì a breve una enorme faglia squarcerà la nostra casa. È difficile affrontare il quotidiano sapendo di essere senza paracadute, ma è anche un’enorme sfida. Ci inventiamo tutti i giorni un nuovo obiettivo per cui alzarci e fare bella la giornata; un modo per conciliare figli e corse, clienti e mancanza di clienti, compagni e mancanza dei suddetti. Ne piangiamo e ne ridiamo tra noi, ci consigliamo e ci facciamo coraggio grazie a quella splendida enorme piccola aperta chiusa sorridente arcigna «cosa» che è la rete. Noi donne-mamme e, soprattutto, noi donne-mamme-freelance siamo un miscuglio di forza e debolezza e questo è il nostro vero punto di forza.
Critica a "Rights of Men" di Thomas Paine | Vincenzo Fontana Bonfirraro Editore | 126 pp. 13,90 € cartaceo
Critica a Rights of Man di Thomas Paine viene pubblicata in occasione di una ricorrenza storica di rilievo, il 240° anniversario della Declaration of Indipendence, 1776 degli Stati Uniti, la cui «egemonia» economica, politica e culturale – ma non militare – oggi viene messa in discussione dall’affermarsi di nuove potenze nell’odierna dimensione globale, la quale così va configurandosi sempre più multipolare rispetto a quella unipolare che sembrava imporsi dopo la fine del bipolarismo Usa-Urss che caratterizzò il «Secolo breve». Il saggio è un’analisi puntuale del classico di Thomas Paine, Rights of Man (1791-92), che – nella dinamica analitica – viene contestualizzato nella sua opera omnia, con riferimenti particolari a Common Sense (1776) e Agrarian Justice (1796). Esso è svolto in un confronto critico serrato con le opere più note su Paine, opere in lingua straniera di autori come Best, Conor O’ Brien, Cole, Collins, Dos Passos, Foner, Kramnick, Roger, Williamson, Woodward, e in lingua italiana di autori come Vittorio Gabrieli e Tito Magri. In particolare quest’ultimo studioso è utilizzato dall’autore per la sua analisi della teoria painiana dei diritti dell’uomo alla luce di alcune categorie interpretative marxiane. È un lavoro con aspetti filosofico-giuridici quando avanza una critica marxista al giusnaturalismo painiano. Fontana, infatti, rileva «due filoni principali di analisi e di interpretazione» di Rights of Man: il primo, «liberale e radicale», considera l’autore «un precursore della democrazia moderna» e un teorico del «giusnaturalismo moderno», secondo cui «i diritti della Dichiarazione [del 1789] (libertà, proprietà, uguaglianza) spettano all’individuo indipendentemente da qualsiasi rapporto sociale»; il secondo, ritenuto «più completo», analizza l’opera alla luce del pensiero di Marx e ha, come scrive Magri, «di mira il giusnaturalismo (e il liberalismo)», ma «solo in quanto si configura come particolare sistema storico di potere». Sono due filoni di pensiero che si proietteranno nella stesura della Dichiarazione Universale dei diritti umani del 1948.