Eppure stavolta c'è qualcosa che sfugge anche a lui e The Four Horsemen intanto organizzano la loro definitiva uscita di scena con un qualcosa di mai visto prima....Quante volte abbiamo sentito dire la frase " Il cinema è illusione..."?Ecco, per vedere Now you see me - I maghi del crimine bisogna essere pronti ad estremizzare questo concetto fino a un limite forse mai raggiunto prima.Lo spettatore del film è trattato alla stessa stregua degli ignari astanti che presenziano agli spettacoli dei Four Horsemen: viene portato a vedere esattamente quello che vogliono loro.E noi che vediamo il film siamo manovrati per notare solo quello che vogliono farci vedere Louis Leterrier e i suoi sceneggiatori Solomon , Yoakin ( due con un pedigree lungo così ) e l'esordiente Ricourt.Il regista non è più tale ma diventa illusionista e fa diventare Now you see me - I maghi del crimine una sorta di spettacolo di magia, uno di quei classici film che , una volta terminati , ti vien voglia di rivedere daccapo solo per vedere se tutto funziona per il verso giusto sotto il profilo della logica.E son sicuro che anche rivedendolo, qualche dubbio rimarrebbe.La prima parte del film è compatta, granitica, fila via veloce e senza intoppi con tutte le tessere del puzzle che occupano il loro posto, la seconda parte, quando si tratta di tirare un po' le fila di tutto, perde qualche colpo, si ingolfa e fa venire i dubbi di cui sopra.Soprattutto si arriva all'iperbole sfruttando al massimo la credulità dello spettatore che viene portato a spasso in un luna park fantasmagorico.La soluzione dell'enigma personalmente non mi ha convinto del tutto e poi come al solito è stata inserita, seppur di striscio, quella deriva sentimentale classica hollywoodiana ( prescritta nel manuale Cencelli che accompagna ogni film che deve incassare un botto di soldi) da cui pare che non si possa sfuggire,quasi fosse un 'epidemia influenzale.
( VOTO : 7 / 10 )