Nucleare

Creato il 28 aprile 2011 da Speradisole

Abbiamo sentito il fervorino pasquale di Berlusconi pro nucleare. L’ha fatto dopo l’incontro con Sarcozy, ovviamente, perché, come dice Bossi, sa dire solo sì.

Ma quello che ha colpito nel fervorino, non è stato soltanto il tentativo di allontanare il referendum sul nucleare, perchè perderebbe a man bassa, quanto il far passare tutti noi, per imbecilli.

Ha detto che le centrali costruite in Giappone sono praticamente merda, rispetto a quelle che sanno costruire i francesi e che, se costruite in Italia, resisterebbero anche ad un bombardamento atomico.

Se l’Italia fosse sottoposta ad un bombardamento atomico potremmo dire tutti addio alle centrali nucleari, perché pur continuando a produrre energia, lo farebbero per un paese di morti.

Ma non si rende conto quest’uomo delle bestialità ed insulsaggini che dice? Voleva dire che erano sicure? Forse, ma si facesse suggerire. E invece no, ci prende tutti per imbecilli.

Vedremo se il referendum sul nucleare sarà ammesso comunque, nonostante che il governo abbia deciso di revocare la propria “decisione”. Speriamo che il referendum sul nucleare sia confermato. E’ necessario andare a votare e fare conoscere a questo signore, che pretende di decidere tutto e che si inginocchia davanti alla Francia, che cosa ne pensiamo noi veramente.

Inoltre resta sempre il quesito sulla giustizia, (cioè se è lecito il giusto impedimento), e quello sulla privatizzazione dell’acqua.

Sulla giustizia è necessario che ci promunciamo in modo che tutti i cittadini siano uguali davanti alla legge, come dice la nostra Costituzione, e che nessuno, perchè ricopre una carica, si senta legittimato ad essere diverso. Non possiamo consentire che il Presidente del Consiglio e la sua cricca, diventino i maiali della fattoria di Orwell.

Il referendun poi sulla privatizzazione dell’acqua è ancora più vitale. Una multinazionale che possieda un bene naturale ed indispensabile come l’acqua, ha in mano la vita delle persone. E se, nel caso, non le garbasse come la pensiamo o come stiamo messi a politica, potrebbe sempre farci cambiare idea, chiudendoci il rubinetto. Oppure semplicemente se, secondo l’insindacabile parere della multinazionale, la pagassimo troppo poco.

Un invito pressante a non disertare i referendum il 12 giugno prossimo.

“ Non dite che siamo pochi
e che l’impegno è troppo grande per noi.
Dite forse che due o tre ciuffi di nubi
sono pochi in un angolo di cielo d’estate?
In un momento si stendono ovunque.
Guizzano i lampi, scoppiano i tuoni
e piove su tutto.
Non dite che siamo pochi,
dite soltanto che siamo”.

Lee Kwang Su



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