Nucleare, non c’è tempo da perdere..!!!

Creato il 10 settembre 2010 da Lorenzo_gigliotto

Vorrei commentare con voi un articolo che ho letto ieri sul sito il sussidiario.net in cui l’amministratore delegato di Enel, Conti, fa un po’ il punto della situazione. Il titolo di per sé è allarmante: ‘Nucleare, subito le regole o addio all’atomo’. È preoccupante, (oppure esaltante, a seconda delle proprie convinzioni), sentire queste parole in relazione a uno dei più grandi attori nel cantiere nucleare che si vorrebbe mettere in marcia. In realtà, leggendo bene l’intervista, Conti non si spinge fino al punto di dire che il nucleare rischia di finire su un binario morto.. piuttosto dice che non c’è tempo da perdere, se si vuole essere operativi con le prime centrali nel 2020. Come scritto in altri post precedenti, il 2020 è la prima delle grandi scadenze comunitarie che l’Italia è chiamata a rispettare; e non occorre tornare a parlarne.

È questo il senso della ‘fretta’, se così vogliamo chiamarla: il rispetto di vincoli per i quali stiamo andando materialmente fuori tempo, con tutte le conseguenze e le sanzioni che si rischiano (ma di questo Conti non ha parlato, per quanto potesse oggettivamente fargli comodo). Il dato importante di questa intervista, in cui si fa un onesto (a mio avviso) riepilogo della situazione energetica complessiva e di quali sono le risposte possibili (senza dare quelle che non si conoscono, e senza creare illusioni o allarmismi), è che c’è tutta una filiera pronta a mettersi all’opera. E non si tratta solo di Enel, ma di un intero comparto industriale: centinaia di imprese, migliaia di posti di lavoro disponibili per un investimento che va semplicemente avviato. E Conti dice che va avviato presto, prima che manchi il tempo materiale per farcela; il tempo che ti consente di lavorare con calma e bene (questo lo dico io). Occorre definire dettagli normativi e regolamentari, mettere in piedi l’apposita Agenzia e fare tutti quei passi che più volte abbiamo già esaminato. La conditio è che il governo ora spinga sull’acceleratore. Altrimenti i benefici non saranno gli stessi, perché andranno contati al netto delle sanzioni (tanto per cominciare); sempre che il nucleare veda la luce, s’intende.

Leggo qui e là che Enel avrebbe grandi interessi in questo business. E’ un fatto normale; dato che si impegna a investire, assieme ad altre aziende, ben 18 milardi. Che non sono pochi. Conoscete qualcuno che investe e non ha interesse nel farlo? I benefici però saranno per tutti; per tutti i motivi elencati nei post precedenti. È ovvio che per Enel sia un business, ma va anche detto (senza alcuna partigianeria o interesse, lo sottolineo) che Enel è già ben coperta in tanti altri settori energetici, in tutte le altre tecnologie. Basta dare un’occhiata al suo sito internet: con il nucleare Enel ci lavora già da anni. Qui da noi non c’è? Enel ci lavora all’estero. E continuerà a farlo, immagino.. che lo si reintroduca in Italia o meno. Quello che ritengo non trascurabile è che c’è una grande opportunità per il Paese, e ci sono molte aziende pronte a fare la propria parte (guadagnandoci, è chiaro: cosa c’è di strano?). I vantaggi però saranno per tutto il paese. E ne ho già parlato tante volte.

Non capisco però le strumentalizzazioni che leggo in giro. “Enel ha interesse…”, “pinco pallino ha interesse…”, addirittura io avrei interesse..! io non ho interessi, se devo dirla tutta nemmeno ero favorevole al nucleare.. però ho capito che forse ne avevamo bisogno e mi sono informato.. ho rivisto le mie posizioni.

Per chiudere il capitolo Enel: assodato che questa azienda di nucleare si occupa già altrove, è evidente che può anche non farlo qui in Italia. Perché è già abbondantemente coperta con le altre tecnologie, pulite e meno pulite. Il nucleare però può far molto comodo alla comunità. Quest’azienda sa come lavorarci e si offre di farlo qui, dov’è di casa. Che c’è di tanto terribile? A parte il tempo che scorre inesorabile.



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