Nucleare: siglato un accordo tra Forum e AIN

Creato il 14 febbraio 2011 da Umotta76
Il Forum Nucleare Italiano e l’Associazione Italiana Nucleare (AIN) hanno siglato un accordo di collaborazione con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo della produzione di energia elettrica nucleare col massimo consenso, nel pieno rispetto delle norme e della sicurezza dei cittadini e dell’ambiente. In particolare, l’intesa vuole rafforzare la cooperazione tecnico-scientifica per la promozione di iniziative congiunte sulle caratteristiche dell’energia atomica e sul programma nucleare italiano.
L’accordo rappresenta il punto di partenza per il necessario coordinamento delle attività dei due soggetti, che opereranno in tandem su numerosi progetti volti a favorire l’informazione e il consenso in tema di nucleare: oltre ad un costante interscambio di documentazione ed expertise e alla creazione di gruppi di lavoro ad hoc, il Forum Nucleare Italiano si avvarrà della validazione scientifica di AIN sul materiale informativo prodotto, così da garantire la correttezza dei messaggi trasmessi.
“Questo accordo rappresenta la volontà di agire sinergicamente per contribuire ad alimentare il dibattito sul ritorno all’atomo in Italia – commenta Enzo Gatta, presidente di AIN – la nostra Associazione si impegna a supportare, anche attraverso il nostro autorevole Consiglio scientifico, il FNI nelle sue iniziative, allo scopo di contribuire a un’informazione scientificamente corretta in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini, delle Istituzioni e di tutti i soggetti che operano nel settore energetico. Uno stimolo ad un confronto realista e non pregiudiziale ancor più importante alla luce dell’imminente appuntamento referendario”.
“Grazie all’impegno sottoscritto con AIN, il dibattito sul nucleare si arricchisce di un contributo scientifico importante. Mai come in questo momento – sostiene il presidente del Forum Nucleare, Chicco Testa occorre unire le forze per garantire al maggior numero di persone possibile informazioni corrette basate su criteri oggettivi. Non è possibile che il dibattito venga monopolizzato, così com’è stato negli ultimi decenni, sempre dalle stesse voci basate su argomentazioni che non hanno più niente a che vedere con la realtà sociale, economica e ambientale in cui viviamo”.

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