Numeri e parole sono importanti

Creato il 03 agosto 2012 da Db @dariobonacina

Investo un post sul tema dei fake users (utenti fasulli, per chi non rumina l’inglese) di Facebook solo per una piccola precisazione. Le notizie in circolazione evidenziano -soprattutto nei titoli – che l’8,7% degli utenti del social network sarebbero falsi. Prendendo la notizia pubblicata da CNET, ad esempio, basta abbassare gli occhi di un centimetro per leggere la composizione di quella fetta di utenti:

Facebook estimates that 4.8 percent are duplicate accounts, 2.4 percent are user-misclassified accounts, and 1.5 percent are undesirable accounts.

Quindi, traducendo e ricapitolando:

  • il 4,8% è costituito da “doppioni” (come quello dell’utente Pinco Pallino che, raggiunta la quota massima dei 5mila amici, crea un account Pinco Pallino oltre 5mila per non fare torto a nessuno, anche se in realtà chi è amico del secondo account si sente tardivo)
  • il 2,4% è composto da profili classificati in modo errato (ad esempio, profili personali che in realtà sono legati ad attività commerciali, aziende, o associazioni che dovrebbero invece aprire una fan page)
  • l’1,5% sarebbero account indesiderabili (?), utilizzati dagli utenti per condividere contenuti spam

Sono utenti veri? Se per veri intendiamo “utenti unici in carne ed ossa che si iscrivono con un profilo privato”, effettivamente non lo sono.

Sono informazioni utili? Sono utili a chi investe in Facebook, cioè a chi ne segue l’andamento borsistico e a chi si avvale del social network come piattaforma pubblicitaria, che ha tutto l’interesse a capire la composizione del bacino di utenza. Infatti si tratta di stime basate sui numeri contenuti in un rapporto trasmesso alla SEC da Facebook (la SEC è omologa della Consob).

Per questo motivo ritengo che non sia necessario che le testate giornalistiche riservino una posizione di rilievo a questa specifica notizia sui fake users, ma che sia dato il dovuto risalto – a beneficio di coloro che sono realmente interessati – a tutte le informazioni utili contenute in quel documento, da cui emergono molte altri dati, ben più significativi, sull’andamento della società.

Anche gli operatori di telecomunicazioni sono parte interessata, perché hanno ben donde di capire come si muove l’utenza, quella vera. Tanto per fare un esempio, il trend della connettività mobile, in crescente espansione anche nell’ambito di un social network che muove quasi un miliardo di persone, è un dato che ha un’importanza strategica.



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