Il dato viene estrapolato facendo semplicemente la differenza tra voto alla camera, dove votano i diciottenni e il voto al senato dove votano dai 25 anni in su. Ovviamente il dato non ha la presunzione della precisione assoluta per effetto delle alchimie del voto disgiunto ma sicuramente sono un indicatore di una tendenza che trascurarla sarebbe politicamente un grave errore.
Tralasciando il dato locale ho voluto fare il raffronto sui dati nazionali, in particolare di quelli del PD, di SEL, di Rivoluzione Civile, e del M5S.
I giovani come evidenziano i numeri hanno scarsamente votato il PD (circa il 2,5%).
SEL, (circa il 18%) considerando il carattere giovane del partito ha pagato a caro prezzo lo schiacciamento sulle posizioni del PD. Sono stati considerati evidentemente "vecchi" e poco corrispondenti alle aspettative dei giovani che comunque nella politica hanno ancora dei riferimenti. Il popolo delle fabbriche di Nichi molto probabilmente ha guardato altrove.
Rivoluzione Civile, nonostante il dato complessivo non premiante sul fronte giovani si avvicina al dato assoluto del PD (circa 25%) surclassando il dato di SEL, diventando di fatto un punto di riferimento del voto giovanile. Un'ottimo spunto di riflessione da cui partire.
Il dato del M5S credo rappresenti la risposta sociale alla precarietà (anche se percentualmente il dato è analogo a quello di SEL). Il riversare in un non o anti partito la propria scelta, è di fatto il trionfo della cultura nichilista che pensa alla sopravvivenza quotidiana ma soprattutto non ha la progettualità della propria vita. E' di fatto una vittoria della cultura berlusconiana, uno specchio del prodotto di tutti questi ultimi anni. Loris