Si tratta di un saggio-antologia, intitolato «Il cavaliere della fame». L’autore, Salvatore Tola, vi ha riunito 18 testi poetici in sardo, risalenti all’Ottocento e alla prima metà del Novecento, che hanno per protagonista Mastru Juanne, l’originale rappresentazione della fame che veniva messa in scena per esorcizzare un dramma così frequente in quegli anni, e anche per riderne, se possibile. Simile ai vari Cancioffàli, Giolzi e Don Conte che animano le feste di Carnevale, sembra che non sia stato «importato» da fuori, ma ideato dai poeti isolani. I versi sono accompagnati da un saggio introduttivo e seguiti dalla traduzione in italiano.
La manifestazione si aprirà con il saluto delle Autorità, seguiranno le relazioni di Paolo Pillonca e Natalino Piras. Sarà presente l’autore.
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