Da questa realtà ha preso forma il nostro impegno, che è prima sociale poi agonistico. Passare dagli attuali interventi con il vecchio pattino a quelli con la tavola “rescue” significa abbattere i tempi di recupero, riducendoli a circa 20 secondi. Ne deriva un beneficio assoluto per il soggetto che deve essere recuperato, nell’immediato e soprattutto nell’ottica di evitargli i danni permanenti che possono derivare da una prolungata “immersione” non cercata”. Quella che scatterà ad Avigliana il 5 settembre prossimo, con il coinvolgimento di molti volontari e delle Forze normalmente impegnate nella Protezione Civile, è la prima di 4 tappe del Grand Prix. Obiettivo?: “Sensibilizzare tutti sul tema e farlo continuando la nostra opera di promozione del nuoto per salvamento in acque libere, in particolare in mare. Il livello tecnico – prosegue Abbà – sarà buono, con la presenza di 15 atleti medagliati agli Assoluti. Saranno 11 le società partecipanti e 73 in totale gli iscritti. Non mancheranno, e questo ci inorgoglisce, le note straniere. In gara anche una formazione svizzera, una francese, la nostra e quella della Sportiva Sturla. In questi giorni prosegue con la cura dei dettagli la preparazione del campo di gara, sul Lago Grande di Avigliana. Sarà una “prima” che speriamo possa servire a anche a muovere le persone e le volontà. La FIN ha dato il proprio patrocinio è questa è già una presenza importantissima in chiave futura. Non mancherà lo spettacolo, messo in acqua da atleti che prima ancora di questa veste ricoprono quella di preparatissimi assistenti bagnanti”.
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