Il 27 agosto 2010 è stata promulgata in Kenya la nuova Costituzione, approvata con una maggioranza del 67% dei votanti. A molti, tuttavia, non piace, se si tiene anche conto dell'alta percentuale di elettori che non si sono recati alle urne. Diversi punti, in effetti, lasciano perplessi, come l'istituzione di giudici speciali per i cittadini di fede islamica, un privilegio che appare contrario ad elementari principi di eguaglianza giuridica. Ma, che piaccia o meno, la nuova Costituzione lascia insoluti quelli che a mio avviso sono i veri mali del paese, che si chiamano tribalismo e corruzione. Questa ha radici profonde nella politica e nella società, permea di sè le istituzioni, è la regola nelle forze dell'ordine. Kikuyu è la tribù dominante, che chiude le porte alle altre (e sono ben 42). Poche famiglie che per arricchirsi tengono il paese nella povertà e nell'ignoranza, quella condizione di arretratezza dell'economia e della cultura che è sotto gli occhi di quanti abbiano il coraggio di tenerli ben aperti. Attenzione, però: l'arretratezza culturale è riferita essenzialmente all' alfabetizzazione, al diritto fondamentale all' istruzione, in mancanza di che non può esservi crescita sociale, nè sviluppo dell'economia. Essa non ha niente a che vedere, invece, con il rispetto e la salvaguardia delle molte culture della gente d'Africa, cioè con le radici, che solo se forti e profonde consentono a loro volta crescita e sviluppo. Se, come e quando una vera svolta, un cambiamento autentico a partire proprio dagli strati più bassi della società ne permetterà la fioritura, solo il tempo lo potrà dire.
Il 27 agosto 2010 è stata promulgata in Kenya la nuova Costituzione, approvata con una maggioranza del 67% dei votanti. A molti, tuttavia, non piace, se si tiene anche conto dell'alta percentuale di elettori che non si sono recati alle urne. Diversi punti, in effetti, lasciano perplessi, come l'istituzione di giudici speciali per i cittadini di fede islamica, un privilegio che appare contrario ad elementari principi di eguaglianza giuridica. Ma, che piaccia o meno, la nuova Costituzione lascia insoluti quelli che a mio avviso sono i veri mali del paese, che si chiamano tribalismo e corruzione. Questa ha radici profonde nella politica e nella società, permea di sè le istituzioni, è la regola nelle forze dell'ordine. Kikuyu è la tribù dominante, che chiude le porte alle altre (e sono ben 42). Poche famiglie che per arricchirsi tengono il paese nella povertà e nell'ignoranza, quella condizione di arretratezza dell'economia e della cultura che è sotto gli occhi di quanti abbiano il coraggio di tenerli ben aperti. Attenzione, però: l'arretratezza culturale è riferita essenzialmente all' alfabetizzazione, al diritto fondamentale all' istruzione, in mancanza di che non può esservi crescita sociale, nè sviluppo dell'economia. Essa non ha niente a che vedere, invece, con il rispetto e la salvaguardia delle molte culture della gente d'Africa, cioè con le radici, che solo se forti e profonde consentono a loro volta crescita e sviluppo. Se, come e quando una vera svolta, un cambiamento autentico a partire proprio dagli strati più bassi della società ne permetterà la fioritura, solo il tempo lo potrà dire.
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