Nuova frontiera contro il cancro? Escozul: il farmaco antitumorale ottenuto dal veleno dello scorpione azzurro, a Cuba l'azienda Labiofam distribuisce il prodotto gratuitamente soltanto nell’isola

Creato il 28 gennaio 2012 da Wild
Circa un mese fa la trasmissione televisiva “Le Iene”, mandava in onda un servizio su un farmaco antitumorale chiamato Escozul ottenuto da un mix di molecole fra cui anche quella del veleno dello scorpione azzurro (Escorpion Azul, nome scientifico rophalurus iunceus, da cui appunto deriva il nome del medicinale). A produrlo l’azienda cubana Labiofam che distribuisce il prodotto gratuitamente soltanto nell’isola caraibica.
La storia di questo farmaco affonda radici antichissime, infatti, già parecchi decenni fa, i medici cubani si accorsero che i contadini punti da questo scorpione guarivano da malattie quali l’artrite reumatoide; si scopriva quindi che il veleno di questo animale aveva delle proteine che erano capaci di fungere da antinfiammatorio. Approfondendo gli studi però si è andati ben oltre: si è infatti potuto osservare che, oltre a togliere le infiammazioni, il veleno aveva un effetto analgesico, un effetto immunoregolatore e soprattutto proprietà antitumorali.
Questo lo si è constatato quando, dopo una prima fase di sperimentazione sui topi a cui veniva iniettato questo veleno, si è osservata la guarigione di questi da alcune forme di tumore. Si è quindi pensato di utilizzare la molecola in questione per la messa a punto di un medicinale naturale che già da qualche anno viene utilizzato con successo a Cuba e al quale, attraverso il passaparola, molti italiani stanno decidendo di ricorrere. Alcuni oncologi italiani infatti iniziano già a prescrivere il medicinale in associazione alle terapie tradizionali quali la la chemioterpia, la radioterapia o l’ormonoterapia.
Nuova frontiera contro il cancro? Di certo è un po’ presto per dirlo in quanto non esistono ancora ricerche scientifiche ufficiali che comprovino l’efficacia di questo medicinale: la sperimentazione è infatti ferma alla fase 3, pertanto è necessario attendere la fase 4, quella che sancirà definitivamente le sue potenzialità. Inoltre a complicare le cose il fatto che la comunità medica cubana sia vista un po’ come corpo estraneo a livello internazionale dato il particolare status politico del Governo di Cuba, un dettaglio ovviamente non da poco e che non aiuta certo ad avere risposte quantomeno celeri sulla questione.
Pertanto al momento, considerata anche la delicatezza del tema, non ci si può ovviamente sbilanciare sul fatto se l’Escozul sia o meno efficace. A tal proposito comunque è utile sapere che sono stati aperti numerosi forum che monitorano continuamente la situazione e permettono di avere importanti aggiornamenti su tutte le cose utili da sapere sul farmaco. Ciò che invece si può al momento affermare con certezza è che dall’Italia molte persone stanno partendo per intraprendere il viaggio della speranza direzione Cuba per ottenere il farmaco (ricordiamo che l’Escozul non può essere spedito, ma è necessario recarsi a Cuba).
Intanto dallo Stato caraibico, date (a quanto sembra) le ottime percentuali di guarigione o comunque di blocco dell’avanzamento dei tumori, avvertono che a breve verrà avviata la sperimentazione per ricavare la molecola sintetica del farmaco. Concludo dicendo che la questione verrà seguita con attenzione anche da noi di SULLA MIA CATTIVA STRADA, nella speranza ovviamente si possa davvero aprire un nuovo efficace canale per la cura al cancro.

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