"Nuova Luce per Sant'Ugo" accende i riflettori sul nostro patrimonio culturale

Creato il 16 giugno 2013 da Laperonza

Finalmente lo sforzo di dotare la Cripta di Sant’Ugo di un nuovo impianto di illuminazione, più efficiente e sicuro, è stato coronato con una manifestazione imponente che ha visto la partecipazione di autorità civili e militari (il Prefetto, sua Eccellenza Emilia Zarrilli, che ha anche chiesto di aderire alla nostra associazione e alla quale invieremo la tessera di socio onorario, l’Assessore al Turismo della Provincia di Fermo Guglielmo Massucci, il Sindaco Gismondi, il vice-sindaco Berdini, l’Assessore La Porta, il Presidente della Camera di Commercio nonché Assessore alla Cultura Di Battista, il Comandante della Stazione dei Carabinieri Di Risio) e di numerosissimi Montegranaresi che hanno gremito l’Oratorio San Giovanni Battista tanto che molti non hanno trovato posto e hanno dovuto assistere alla lezione del Professor Papetti da fuori.

Grande la soddisfazione espressa dal Sindaco ma soprattutto dal parroco Don Umberto che, in qualità di “padrone di casa” ha ringraziato l’Archeoclub e i Lions per l’iniziativa. Credo che, invece, sia proprio don Umberto a dover essere ringraziato e forse ieri sera non lo è stato abbastanza. Il nostro parroco ha dimostrato grande sensibilità alle tematiche culturali che l’Archeoclub sta portando avanti dimostrando la massima apertura e un’enorme disponibilità a collaborare. Questa collaborazione sta cominciando a dare frutti importanti e va sottolineato il ruolo fondamentale che don Umberto ha avuto in tutto questo.

La lectio di Stefano Papetti non ha deluso le aspettative e ha incantato il pubblico, proseguendo anche a lavori ultimati all’interno della Cripta dove il nastro tricolore di rito è stato tagliato a mani unite dal sottoscritto e dal Presidente Vecchiola, onorandoci di avere a tendere l’ultima simbolica barriere prima dell’accensione ufficiale delle luci lo stesso Prefetto e il Sindaco. L’accensione delle nuove lampade ha impressionato favorevolmente gli astanti che hanno in questo modo potuto ammirare ancor meglio le sfumature degli splendidi affreschi, ancora guidati da Papetti.

Vorrei infine ripetere quanto ho già affermato nel corso del mio intervento durante la conferenza. Credo che l’accensione di queste luci abbia avuto anche un grande valore simbolico, diventando metafore di attenzione crescente verso il nostro patrimonio storico e artistico che può diventare non solo valore culturale ma anche fulcro di una nuova economia alternativa e sussidiaria alla nostra industria. È questa la direzione da seguire ed è questo il futuro del Piceno, terra ricca di storia e cultura oltre che di creatività e laboriosità.

Luca Craia


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