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Nuova strategia contro i tumori: passo avanti della ricerca italiana

Creato il 13 dicembre 2012 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Conservazione cordone ombelicaleUn metodo efficace e innovativo per fronteggiare i tumori potrebbe essere il risultato di una ricerca italiana molto promettente che ha lo scopo di fare evolvere le cellule staminali tumorali in cellule normali.

Il nuovo approccio terapeutico è stato sperimentato su modelli animali con successo contro un glioblastoma multiforme (un tumore umano molto aggressivo). Entro il 2014 dovrebbe poter partire la sperimentazione sull’uomo che darà risposte più certe in merito all’efficacia del trattamento. A condurre lo studio è Angelo Vescovi, professore di biologia cellulare presso l’Università Bicocca di Milano ed esperto di staminali del cervello.

La terapia sperimentale è stata testata, su modello animale, contro un glioblastoma multiforme. Si tratta di un tumore responsabile del 30% dei tumori cerebrali. Ogni anno questa patologia colpisce 7 mila italiani e 40 mila persone nel mondo, soprattutto uomini fra 50 e 60 anni. Attualmente la sopravvivenza media dopo la diagnosi è di circa 16 mesi: il tumore, quando asportato, torna a formarsi con maggiore aggressività.

La recidiva, una caratteristica di gran parte dei tumori, è da imputarsi all’azione delle cellule staminali tumorali. Si tratta di cellule molto simili, ma non uguali, alle normali cellule staminali. Per trovare una terapia antitumorale di successo sarebbe necessario non soltanto colpire le cellule della massa tumorale, ma anche e soprattutto colpire le sue staminali.

Vescovi ha da anni studia le caratteristiche di questo particolare tipo di staminali e già nel 2006, con uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature, ha dimostrato che grazie alla somministrazione di una particolare proteina era possibile costringere le staminali del glioblastoma ad evolversi in cellule innocue. Durate la sperimentazione su topi la somministrazione di questa proteina è stata in grado di arrestare la crescita del tumore.

Vescovi ha annunciato che farà domanda per l’avvio di una sperimentazione sull’uomo già a fine del 2013.


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