Nuova truffa ai danni degli utenti telefonici: ecco come funziona
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Ormai le truffe organizzate telefonicamente ma, anche quelle effettuate a domicilio, sono all’ordine del giorno e vanno tutte a discapito soprattutto degli anziani. Ecco infatti che in questi giorni è partita un’altra truffa ai danni degli utenti telefonici.
Vediamo come funziona. Il modus operandi di questa truffa, è sempre lo stesso: riceverete una telefonata dal numero 0824052 (questo è uno dei tanti numeri usati per questo genere di truffa). Una volta risposto, dall’altra parte della cornetta non ci sarà nessuno e nel frattempo che voi continuerete a dire “Pronto!”, nella speranza di ricevere qualche risposta, il vostro credito continuerà a scendere ma di poco giusto per non dare nell’occhio.
Se andate a sommare però tutti i centesimi che perderete ogni qualvolta riceverete queste telefonate, la cifra diventerà bella consistente.
Come racconta il Secolo XIX, che ha intervistato Umberto Rapetto, ex ufficiale della Guardia di Finanza (ha guidato il Gat, il Gruppo antifrodi tecnologiche),
Si tratta di telefonate che giungono da numerazioni a pagamento. Come se fosse stato l’utente a sollecitare la chiamata di un call center. Questo, evidentemente, non è così: ma chi conosce il numero lo utilizza e ogni risposta silenziosa ha un tornaconto. Il sistema si basa sull’utilizzo di banche dati di telefonini, che vengono rivendute in maniera illegale e, anche di qualche complice che opera all’interno delle stesse compagnie telefoniche
Di recente per fronteggiare questo problema, in rapida ascesa, le autorità e Confartigianato hanno pubblicato un vademecum rivolto soprattutto agli anziani ma, applicabile anche a tutte le fasce di età, con delle regole da seguire per evitare di essere truffati. Eccone alcune:
- Creare una rete sociale di fiducia può tenere al riparo da pericoli (vicini di casa, amici, etc.);
- Non aprire la porta a nessuno, senza che sia previsto il suo arrivo;
- Verificare le divise e i tesserini dallo spioncino, se qualcuno si presente come ufficiale (carabinieri, polizia, etc.);
- Non aprire la porta se gli incaricati con cui si ha appuntamento (es. Enel, Eni, etc.) si presentano in orari o giorni differenti da quelli concordati;
- Quando si ha la borsa, camminare sempre “lato muro” sul marciapiede per evitare scippi;
- Ricordare che la posta viene sempre consegnata in cassetta e mai a mano;
- Occhio all’aspetto: in genere il truffatore è sempre ben vestito e presenta modi affabili;
- Ricordare sempre che un fermo ma deciso “mi scusi, non ricordo” mette al riparo da pericoli;
- Non tenere il codice pin del bancomat in borsa, o comunque non scriverlo mai sul bancomat stesso;
- Non aver paura di offendere uno sconosciuto, giacché la paura di offendere è spesso il peggior fattore di rischio;
- Non dare mai soldi a sconosciuti;
- Non accettare di cambiare denaro per fare moneta: le banconote che vengono date potrebbero essere false;
- Non accettare in pagamento assegni bancari se non da persone di fiducia;
- Non firmare nessun documento senza il supporto di una persona di assoluta fiducia;
- Non rispondete mai a chiamate provenienti da numeri che non conoscete. Se lo fate e non ricevete nessuna risposta dall’interlocutore, riagganciate subito.
Seguendo queste semplici regole, abbasserete di molto il rischio di essere truffati. Vi ricordiamo infine che, in caso di necessità potrete richiedere l’intervento delle autorità in qualsiasi momento.
Nuova truffa ai danni degli utenti telefonici: ecco come funziona
Matteo Mesiti