Le due competizioni attuali, Heineken Cup e Amlin Challenge Cup, andranno in archivio con l’ultima finale di Cardiff, per lasciare spazio al nuovo ordine europeo, fatto di tre nuove coppe: European Rugby Champions Cup, the European Rugby Challenge Cup e the Qualifying Competition.
Cosa cambierà per le due franchigie scozzesi, già a partire da quest’anno?
Le prime sei classificate in Pro12 saranno qualificate direttamente per la Champions Cup, ma le squadre “celtiche” saranno sette, con un posto garantito anche all’italiana meglio classificata (adesso, Treviso, undicesima in Celtic League).
I Gunners (che hanno ancora una gara da recuperare) occupano ora la settima posizione, a pari punti con Connacht, con tre punti di vantaggio sui NG Dragons e sei sui Cardiff Blues, prossimo avversario in Pro12, e sarebbero i più penalizzati dalla formula, occupando il primo posto ‘inutile’.
Edinburgh, se vorrà giocare nel rugby d’elite il prossimo anno, dovrà colmare il gap di sette punti che la divide dagli Scarlets. Impresa che, alla luce dei risultati recenti, non è impossibile ma è altamente improbabile.
Per la prossima stagione, Alan Solomons e la società dovranno lavorare ancora più duramente per costruire un gruppo competitivo, in grado di evitare la ‘tagliola’ degli spareggi con le settime di Top14 o Premiership, con il match da giocare in Inghilterra o Francia.
Per quanto riguarda i Glasgow Warriors, sono praticamente certi di un posto nella massima competizione europea per il prossimo anno.