Vi siete mai chiesti il motivo per cui Google pubblica molti dei suoi Doodle dedicati a grandi intellettuali? Oggi trovate quello per Hannah Arendt, recentemente abbiamo visto quello per Tolstoj, solo per citare i più recenti. Si sprecano quelli per gli inventori. È una contraddizione che un motore di ricerca, affare più ludico che intellettuale, si mostri così interessato al mondo della cultura? O semplicemente è un sistema per includere nel business il mondo del sapere che spesso si sente trascurato e, in questo modo, può identificarsi e sentirsi accettato, se non nel mondo reale, almeno in quello virtuale? Sono domande solo apparentemente banali. Pensateci. È sempre più difficile incontrarsi tra studiosi o anche tra appassionat,i e internet si pone come zona riunificatrice. Che dire poi delle possibilità che fornisce il servizio books.google? Io stesso utilizzo, per questo blog, uno strumento di Google e di tanto in tanto ricevo inviti a inserirvi la loro pubblicità, segno tangibile che la piattaforma è prima di tutto un affare commerciale e non culturale. Ne siamo consapevoli? Io lo sono. E credo che questo dovrebbe essere maggiormente considerato e incanalato a favore della cultura. Uno sponsor mi finanzia un circolo culturale? Una libreria specifica mi permette di aprire una biblioteca attraverso dei gadget pubblicitari? Un sito specifico mi concede gli strumenti per una piattaforma di e-learning da utilizzare gratuitamente? Il vero problema è l'indipendenza che gli operatori culturali saprebbero mantenere o meno. Non sono gli strumenti a essere sbagliati, ma il modo in cui li si usa. Piaccia o meno, dobbiamo fare i conti con nuove forme di finanziamento. Forme mai sperimentate, creative. E chi può essere più creativo di chi legge?
Vi siete mai chiesti il motivo per cui Google pubblica molti dei suoi Doodle dedicati a grandi intellettuali? Oggi trovate quello per Hannah Arendt, recentemente abbiamo visto quello per Tolstoj, solo per citare i più recenti. Si sprecano quelli per gli inventori. È una contraddizione che un motore di ricerca, affare più ludico che intellettuale, si mostri così interessato al mondo della cultura? O semplicemente è un sistema per includere nel business il mondo del sapere che spesso si sente trascurato e, in questo modo, può identificarsi e sentirsi accettato, se non nel mondo reale, almeno in quello virtuale? Sono domande solo apparentemente banali. Pensateci. È sempre più difficile incontrarsi tra studiosi o anche tra appassionat,i e internet si pone come zona riunificatrice. Che dire poi delle possibilità che fornisce il servizio books.google? Io stesso utilizzo, per questo blog, uno strumento di Google e di tanto in tanto ricevo inviti a inserirvi la loro pubblicità, segno tangibile che la piattaforma è prima di tutto un affare commerciale e non culturale. Ne siamo consapevoli? Io lo sono. E credo che questo dovrebbe essere maggiormente considerato e incanalato a favore della cultura. Uno sponsor mi finanzia un circolo culturale? Una libreria specifica mi permette di aprire una biblioteca attraverso dei gadget pubblicitari? Un sito specifico mi concede gli strumenti per una piattaforma di e-learning da utilizzare gratuitamente? Il vero problema è l'indipendenza che gli operatori culturali saprebbero mantenere o meno. Non sono gli strumenti a essere sbagliati, ma il modo in cui li si usa. Piaccia o meno, dobbiamo fare i conti con nuove forme di finanziamento. Forme mai sperimentate, creative. E chi può essere più creativo di chi legge?
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
La vetrina degli incipit - Giugno 2015
L'incipit in un libro è tutto. In pochi capoversi l'autore cattura l'attenzione del lettore e lo risucchia nel vortice della storia. Oppure con poche banali... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Stasera alle 23 su La7 Drive di Nicolas Winding Refn
Anno: 2011Durata: 95'Distribuzione: 01 DistributionGenere: AzioneNazionalita: USARegia: Nicolas Winding RefnDrive è un film del 2011 diretto da Nicolas Winding... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Luci e ombre di Calabria
Sono "emigrante". Nel senso che sono emigrata alla fine degli anni Novanta dalla Calabria al Lazio. Sono una di quegli emigranti senza il richiamo forte delle... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Luz1971
CULTURA, LIBRI -
It's the books, stupid! Reading is sexy in New York. Greenwich Village bookstores
#itsthebooksstupid: inciampare nei libri viaggiando - clicca qui per leggere le parti precedenti. Reading is sexy, and an integral part of the culture in New... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Bourbaki
CULTURA -
Jurassic World - senza spoiler
Comprate il biglietto. Entrate in sala. Appena si spengono le luci spegnete il cervello. Non chiedete. Non pensate. Non dubitate. Allora Jurassic World sarà un... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Flavio
CINEMA, CULTURA, FUMETTI, LIBRI -
Anteprima: So che ci sei di Elisa Gioia
So che ci seidi Elisa GioiaPrezzi Cartaceo: € 18,50 Ebook€: 9,99Pagine 406Pubblicato a giugno 2015ISBN 978-88-566-4445-6C’è qualcosa di peggio che essere tradit... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Madeline
CULTURA, LIBRI