Il mosaico ritrovato nel mausoleo di Anfipoli
(Foto: Ministero della Cultura greco)
La tomba risalirebbe a 2300 anni fa ed il mistero su chi vi è sepolto, ancora permane. Le dimensioni importanti, quasi 500 metri di circonferenza per 87 di diametro, l'utilizzo del prezioso marmo di Thassos ne fanno il sepolcro più grande finora scoperto in Grecia. E' addirittura dieci volte più grande della tomba di Verghina attribuita a Filippo II.
Il mausoleo di Anfipoli non è lontano dall'antico porto dell'Egeo utilizzato da Alessandro Magno per alloggiare la sua flotta. Venne probabilmente costruito nel periodo immediatamente successivo alla morte del sovrano macedone, nel 323 a.C..
Particolare del mosaico raffigurante Persefone
(Foto: Ministero della Cultura greco)
Proprio questa serie di similitudini ha fatto ritornare in auge l'ipotesi che nel fastoso mausoleo di Anfipoli sia stato sepolto Alessandro Magno. Sicuramente la tomba apparteneva ad un personaggio estremamente importante, in grado di pagare le maestranze che qui hanno operato.
Il mosaico raffigurante Persefone rapita da Ade si estende per circa 14 metri quadrati. Ade è rappresentato come un auriga barbuto, mentre Persefone è rappresentata nel momento in cui si volta indietro. Davanti al carro vi è Hermes, con un mantello scarlatto, il cappello ed i sandali alati.
Alcuni studiosi, in particolare il Professor Ian Worthington dell'Università del Missouri in Columbia, pensano, però, che l'occupante del mausoleo fosse di sesso femminile. Se così fosse, potrebbe trattarsi di Roxane, moglie di Alessandro Magno, o di Olimpiade, la madre, entrambe fatte uccidere da Cassandro, uno dei generali del macedone. Gli autori classici affermano che Cassandro fece uccidere la moglie e il figlioletto di Alessandro nel 316 a.C.