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Nuove sanzioni alla Russia, la SPD contro la Merkel: «Non servono»

Creato il 17 novembre 2014 da Alessandroronga @alexronga

Merkel e PutinSulle nuove ritorsioni economiche dell’Ue contro Mosca il governo tedesco rischia di spaccarsi: il ministro dell’Economia tedesco Sigmar Gabriel, leader dei Socialdemocratici della SPD  e vice-Cancelliere nel governo di coalizione con la CDU, ha sollevato seri dubbi sull’utilità di questa misura ulteriore sanzionatoria, fortemente sostenuta invece dalla Cancelliera Angela Merkel. Intervistato dall’emittente tedesca ARD, Gabriel ha mostrato perplessità riguardo ad un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia: «Non credo riusciranno a condizionare più di tanto Putin». Nonostante qualche voce contraria all’interno della SPD (come quella dell’ex Cancelliere Gerhard Schroeder) e i mal di pancia dell’industria tedesca, penalizzata dalla guerra commerciale tra l’Ue e la Russia, la große Koalition tra i Cristiano-Democratici e i Socialdemocratici fino ad oggi ha mostrato solidità sul tema delle sanzioni a Mosca.

Tuttavia Gabriel, che sarà con tutta probabilità il candidato della SPD alle elezioni del 2017, si sta già muovendo come tale, prendendo le distanze dalla politica estera della Merkel: «Per l’Ucraina serve una soluzione politica. Sanzioni più severe alla Russia? Servirebbero solo a complicare la situazione: non riesco capire come ci aiuterebbero ad andare avanti economicamente».

Gabriel ha comunque confermato il suo sostegno alla linea del dialogo con Putin, che la Merkel e il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier, altra figura di alto livello nella SPD, hanno seguito: «E’ giusto che Angela Merkel e Frank-Walter Steinmeier si stiano concentrando sul dialogo e non solo sul confronto, come fa qualcun altro – riferendosi poi alla NATO – che sbaglia completamente a reagire con una continua dimostrazione di forza al confine con la Russia».

Non è la prima volta che Gabriel critica Angela Merkel sulla gestione della crisi in Ucraina. La scorsa estate, intervistato dal quotidiano tedesco Rheinische Post, pur attribuendo a Mosca gravi colpe per la guerra nell’ex repubblica sovietica, aveva sottolineato come non era stata una mossa intelligente dare agli ucraini l’impressione di dover decidere tra la Russia e l’Ue.

Dal canto suo anche lo stesso Steinmeier, che volerà a Mosca e Kiev la prossima settimana, sembra in parte sposare la linea morbida di Gabriel: in un’intervista al giornale Welt am Sonntag ha dichiarato che la pressione economica sulla Russia è già altissima, e di ritenere inutile il varo di altre sanzioni da parte dell’Ue. Il ministro degli Esteri ritiene infatti che le sanzioni stiano danneggiando la Russia molto più che la Germania: «Solo il quattro per cento del commercio estero tedesco è con la Russia, anche se ammetto che alcuni settori sono stati colpiti duramente. Ma Mosca non sarà in grado di andare avanti così per molto».


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