Nuove uscite timeCRIME

Creato il 09 marzo 2013 da Valentina90

Tom Wood

KILLER
traduzione di Annalisa Biasci
Pagine 592 – 12,90
in libreria dal 21 marzo
“Un thriller incredibilmente intricato... Le scene sono vivide e la trama emozionante.” The New Yorker
Ricco di suspense e azione, Killerè un thriller magistrale, una lettura obbligata per gli appassionati di Lee Child e Robert Ludlum.
Victor è un sicario, un uomo senza passato e senza identità. Nessuno ne conosce le fattezze, nessuno sa dove viva. Trascorre la sua esistenza nascondendosi da tutto e da tutti, evitando di costruire legami, ed eseguendo i lavori più sporchi senza mai lasciare traccia. Pagato per uccidere un ex ufficiale della Lettonia, Victor porta a termine il compito con fredda e calcolata efficienza, ma qualcosa non va come previsto. Qualcuno gli tende un’imboscata nell’albergo dove alloggia, e da cacciatore, Victor si ritrova a essere un bersaglio, braccato da assassini spietati che lo vogliono morto. Nel tentativo di scoprire chi voglia sbarazzarsi di lui, il killer, ora preda ambita e temuta, decide di fare squadra con una donna bellissima, Rebecca, un’ex analista della CIA, divenuta anche lei bersaglio degli assassini. Ben presto Victor si ritrova costretto a fuggire attraverso quattro continenti, ricercato dai servizi segreti e dalla polizia di vari Paesi. Sarà difficile trovare la verità, nascosta in una rete di segreti intessuta da spie, membri dell’intelligence russi e americani, ex ufficiali della Marina e soldati delle forze speciali, ognuno spronato da torbide e infami motivazioni. Qual è il motivo per cui tutti li vogliono morti? Cosa nasconde di tanto minaccioso il loro passato?
Tom Wood è nato nello Staffordshire, in Inghilterra. Vive a Londra. Ha fatto vari lavori e ora scrive a tempo pieno. Killer è il suo primo romanzo e anche il primo della serie che vede protagonista Victor, seguito dai romanzi The Enemy e The Game.

William LandayLO STRANGOLATORE
traduzione di Sabina Terziani
Pagine 512 – 12,90in libreria dal 21 marzo
“Un thriller incredibilmente intricato... Le scene sono vivide e la trama emozionante.” The New Yorker
Una trama originale e intrigante, personaggi inediti e un intreccio che non dimenticherete facilmente; questo è il nuovo romanzo di William Landay, l’autore del best seller In difesa di Jacob.
Boston, 1963. C’è tensione nell’aria. Agli angoli delle strade i venditori di giornali gridano titoli scioccanti, mentre nel sottobosco criminale della città è in corso una guerra senza esclusione di colpi tra gang. Ma la cosa più terrorizzante per i cittadini è il misterioso killer che ha già colpito dodici volte, e che passerà alla storia come lo Strangolatore di Boston. Per i tre fratelli Daley, figli di un poliziotto, il crimine è l’impresa di famiglia. È solo che si trovano su sponde diverse. Joe, il maggiore, è un poliziotto dai modi duri con un debole per le scommesse – belle donne e cavalli perdenti – e in rotta di collisione con il crimine organizzato. Michael, il mezzano, è un avvocato laureato ad Harvard alle dipendenze di un procuratore ambizioso. Ricky, il più giovane, è il fratello scavezzacollo, esperto scassinatore. Un giorno lo Strangolatore colpisce ciò che i tre hanno di più caro al mondo, costringendoli a prendere posizione, a guardare più a fondo nella rabbia omicida dell’assassino, nei terribili segreti di famiglia e nel mistero di una morte che li ha cambiati per sempre. Fino al punto in cui due misteri si scontrano rivelando una verità sconvolgente.
William Landay si è laureato in giurisprudenza a Yale ed è stato a lungo procuratore distrettuale. Morte di uno sbirro ha vinto il Dagger Award 2003 come miglior crime di debutto, mentre Lo strangolatore è arrivato finalista nel 2007 allo Strand Magazine Critics Award come miglior thriller dell’anno. William Landay vive e lavora a Boston. Nel 2012 Timecrime ha pubblicato anche In difesa di Jacob, uscito in Italia in anteprima mondiale.
«Scrivo thriller perché nel crimine c’è qualcosa di profondamente drammatico; offre a un narratore un materiale ricchissimo, e lo ha sempre fatto. Molti dei grandi classici della letteratura altro non sono, in fondo, che storie di crimini.» William Landay

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