Dopo tanto scrivere sull’agricoltura civica e sociale forse qualche lettore vorrà approfondire testi redatti da studiosi e accademici anche per capire se in questa fase di crisi che valore può riprendere il mondo rurale.
La differenza fra rurale e agricolo è culturale in quanto sempre più urbani, nuovi o di tradizione contadina, si riaffacciano, comprando terreni, ristrutturando case coloniche e propongono una diversa agricultura.
In molti casi propongono un’agricultura di relazione sia profit (vendita diretta, agriturismi, centri benessere) che sociale (centri servizi per bambini, agritata, inclusione sociale, servizi per anziani, ecc..).