Da abitazioni low-budget e di bassa qualità, i prefabbricati sono diventati negli ultimi anni, soprattutto nel Nord Europa e in Paesi come Stati Uniti e Australia, case di qualità pari o addirittura migliore, sotto molti aspetti, a quella delle tradizionali.
La modularità di questo sistema permette una grande flessibilità per numerose situazioni frequenti, come l’alloggio temporaneo durante una ristrutturazione o quello a lungo termine dopo il verificarsi di qualche disastro naturale.
Se all’estero sono molto in voga e sviluppano nuovi design, in Italia sembrano continuare a prevalere le costruzioni di tipo tradizionale malgrado i numerosi vantaggi che una casa prefabbricata possa offrire.
Facciamo alcuni esempi:
- i materiali utilizzati sono tutti certificati e finemente lavorati, con estrema cura dei dettagli;
- i tempi di montaggio e finitura sono brevissimi;
- vi sono molteplici e varie possibilità di personalizzare le scelte architettoniche;
- vi è un risparmio del 15-35 per cento per chi acquista un’abitazione prefabbricata;
- una casa, incluse le finiture, costa 700 – 2.000 euro al metro quadro;
- vi è un risparmio del 45 per cento sui costi di bolletta, per la maggior parte grazie al recupero termico e alla dotazione delle migliori tecnologie impiantistiche, che riducono i consumi. In proposito si evidenzia che i più eccellenti tra i moderni prefabbricati sono classificati in classe energetica A+ o non superano i 15 KWh/m² l’anno sotto l’aspetto del fabbisogno energetico.
Per avere ulteriori informazioni e dettagli, si può cliccare su www.prefabbricatisulweb.it.
Come già detto, all’estero i prefabbricati sono visti meglio che in Italia. In Australia, ad esempio, è stata appena realizzata la prima casa prefabbricata “carbon-positive” del mondo, che oltre ad essere autosufficiente, produce più energia di quanta ne consumi.
Il prototipo misura 53 metri quadrati ed è composto da una zona giorno, con cucina, zona pranzo, più camera da letto, bagno, angolo lavanderia, mobili modulari e una speciale “sunroom”, ovvero una sorta di portico, di circa 20 metri quadri, che permette una illuminazione naturale a tutti gli altri ambienti.
La casa possiede inoltre dei panelli solari da 5 KW montati sul tetto, che producono dai 15 ai 21 kWh di elettricità al giorno e garantiscono l’arrivo di acqua calda, ed è costruita con materiali provenienti da fonti sostenibili. Per il montaggio sono stati utilizzati solo colle e vernici speciali e senza formaldeide o altri materiali “pericolosi”. Il tetto “green” assicura l’isolamento termico. Infine è presente anche un orto di piante commestibili innaffiato con acqua riciclata.
A parere dei tecnici, questa abitazione emetterà 1.016 tonnellate di anidride carbonica in meno rispetto agli edifici standard con la stessa funzionalità.
In Olanda, invece, è partito il progetto “One” della società di costruzione Heijmans.
Il progetto prevede la realizzazione di abitazioni prefabbricate mobili, che si possono installare in un solo giorno e spostare da un luogo all’altro con estrema semplicità.
Ogni casa è costruita in legno e progettata in modo ecosostenibile, ha una superficie di circa 45 metri quadri, un costo di affitto di 700 euro al mese ed è dotata di ogni tipo di comfort, con due livelli modulari di altezza. Al livello inferiore si trovano cucina, bagno, sala da pranzo, soggiorno e una terrazza esterna, mentre al piano superiore vi sono la camera da letto e un piccolo spazio ufficio.
(fonte: http://www.ambientequotidiano.it)