Nuovo articolo per TrueFantasy "Jappo W!": Metroid

Da Valentinabellettini
E' online l'articolo che ho scritto per TrueFantasy rubrica "Jappo W!": stavolta tratto la saga di Metroid. 



Cari amici di TrueFantasy, oggi torniamo a parlare di videogames e grandi saghe sviluppate per questa forma d’intrattenimento (e d’arte). Se qualche mese fa avevamo celebrato il venticinquesimo anniversario della saga fantasy “The Legend of Zelda”, c’è un’altra saga Nintendo che compie gli stessi anni in questo stesso periodo, ed è quella fantascientifica di “Metroid”. Creata da Gunpei Yokoi (morto in un incidente stradale nel 1997 è stato ideatore, tra l’altro, della console Gameboy), è ambientata nell’anno cosmico 20X5, quando la Federazione Galattica scoprì una forma aliena originaria del pianeta SR-388 e la battezzò col nome Metroid. Gli scienziati scoprirono che tali creature potevano essere utilizzate per molti scopi utili, ma il loro immenso potere aveva anche proprietà negative, cosa che attirò l’attenzione dei Pirati Spaziali. Decisi a impiegarli come armi biologiche, i Pirati Spaziali rubarono alcuni esemplari e iniziarono degli esperimenti nel pianeta fortificato di Zebes; la Federazione non riuscì a contrastarli, e l’ultima speranza fu quella di rivolgersi alla cacciatrice di taglie Samus Aran, nota in tutta la galassia per le sue incredibili imprese. Del suo passato sappiamo che Samus è l’unica sopravvissuta alla distruzione della Colonia Terrestre K-2L, evento che vide la morte dei suoi genitori e che fu provocato proprio dai Pirati Spaziali, ciò che la muove è quindi la vendetta, ma anche una combinazione del destino: Samus, infatti, fu trovata e adottata dall’antica e pacifica civiltà aliena Chozo, la stessa ed evoluta razza che creò i Metroid per salvare il proprio pianeta dai Parassiti X, inoltre, in base a ciò che riportano le incisioni delle Rovine Chozo in “Metroid Prime”, la civiltà confidava nell’arrivo di un salvatore, e per questo nascosero dei potenziamenti adatti alla tuta di Samus (la “Tuta energia”, un esoscheletro altamente tecnologico sempre costruito dai Chozo per lei, che porta un Braccio Cannone con munizioni infinite); la cacciatrice di taglie diventa quindi come l’eroe di una profezia, la predestinata che deve salvare la galassia dai Pirati Spaziali, ma soprattutto, che deve porre rimedio alla situazione portata dai Chozo con i Metroid. Queste creature, infatti, si attaccano alla preda con le doppie mandibole e si nutrono della sua energia vitale; possono unirsi anche tra loro, diventando quindi una minaccia senza controllo. Per questo motivo, Samus viene poi chiamata dalla Federazione Galattica per eliminare anche i Metroid. C’è un episodio, però, dove la nostra eroina incontra un Metroid diverso dagli altri: accade in “Metroid II: Return of Samus” (1991, GBA) dove Samus trova un uovo di Metroid, l’uovo si schiude, e la creatura che ne esce riconosce Samus come sua madre; l’episodio è sviluppato in questo gioco per poi essere ripreso, ulteriormente approfondito, in “Metroid: Other M”(2010, Wii). Tra eventi naturali quali la caduta dei meteoriti e le inevitabili contaminazioni, situazioni estreme come i pianeti  portati all’autodistruzione e la ricostruzione del DNA a scopi malvagi, vedranno protagonisti i due acerrimi nemici di Samus: Ridley (alieno simile a un drago, prende il nome dal regista di “Alien”, Ridley Scott) e il capo dei Pirati Spaziali MotherBrain (cervello madre, solitamente il boss finale). Una caratteristica dei giochi di “Metroid” è che i boss hanno dimensioni colossali. Ma in realtà, la cosa che più intimorisce, nella serie, è quella sensazione d’immensa solitudine: siamo nei panni di Samus, e lei viaggia sola, sola in un pianeta vastissimo, pieno di labirinti e insidie, in una natura sconosciuta, dove gli unici esseri viventi che trova sono nemici. Nei titoli in prima persona, poi, solo qualche rara musica di sottofondo, perché principalmente sentiamo il rumore dei suoi passi, il respiro che si affanna quando corre… e sale la tensione sotto il visore verde in modalità “Scan”, per scansionare ogni cosa che capita d’incontrare, sia per prepararsi all’eventuale attacco, sia perché magari rappresenta la chiave per superare l’enigma. Ebbene, non lasciatevi ingannare dal Braccio Cannone della tuta che indossa, perché Metroid non è uno sparatutto, bensì un insieme di avventura, esplorazione ed enigmi, insomma, è tutt’altro che immediato, specie considerando l’elevata difficoltà e le numerose volte in cui si rimarrà bloccati senza sapere come procedere: è impensabile giocarci senza prendere appunti! Il gioco, infatti, è costituito da un’unica e immensa mappa, che va a svelarsi man mano che procediamo verso aree prima sconosciute; non ci sono livelli, piuttosto si vedrà che non si riesce a proseguire oltre perché manca qualche potenziamento alla tuta di Samus. I potenziamenti riguardano: il Raggio Energia, che può evolversi, ad esempio, nelRaggio Onda  (lancia flussi di energia elettrica, utile anche per riattivare oggetti), nel Raggio Gelo (efficace contro i Metroid) e nel Raggio Plasma (il più potente, dal calore intenso); il Visore, che dal Combat, per dirne alcuni, può diventare Termico (ad infrarossi) o a Raggi X (la cui funzione varia leggermente da gioco in gioco); infine c’è la Tuta Energia, che può diventare più resistente come Termotuta, oppure può consentire a Samus di camminare sott’acqua quando diventa Tuta Gravità, e tante altre ancora, tutte a coprire quella che la nostra cacciatrice indossa sotto, la Zero Suit (tuta zero), molto aderente e che non fornisce alcuna protezione, infatti la vediamo quando la Tuta Energia viene distrutta a forza di subire attacchi, e in mancanza del Braccio Cannone, Samus è costretta a usare una pistola di emergenza. Oggi tutti sanno chi si nasconde realmente sotto quella pesante “armatura”, ma all’epoca dell’uscita del primo “Metroid” (1986, Nes), i giocatori erano probabilmente convinti di star guidando un uomo, fino a che nella sequenza finale, la protagonista si toglieva la tuta e rivelava la sua vera identità (cosa che accadeva, tra l’altro, solo se si completava l’avventura entro un certo limite di tempo!); Samus Aran è probabilmente una delle prime eroine del mondo dei videogiochi. Altri potenziamenti riguardano i Missili (Missili gelo, Missili Diffusione,  Supermissili…) i salti (Supersalto, Astrosalto, Ipercinesi, Salto multiplo…) e la Bomba, che diventa Gigabomba; quest’ultima capacità è possibile quando Samus entra nella modalità Morfosfera, ossia, Samus si trasforma in una sfera! Questo concetto, che ricorda molto da vicino lo sparatutto “Turrican” (chi ha copiato chi?) è utile per entrare in cunicoli e raggiungere zone altrimenti inaccessibili, ma attenzione, con queste sembianze si è più vulnerabili! Vediamo ora i titoli pubblicati fino a oggi e in quale piattaforma trovarli:

1986MetroidNes, Virtual Console (Wii), Nintendo 3DS (programma fedeltà) e come gioco bonus connettendo gamecube e Gba con i giochi “Metroid Prime” e “Metroid fusion”.

1991Metroid II: Return of SamusGameboy

1994Super MetroidSuper Nintendo, Virtual Console (Wii)

2002Metroid FusionGameboy Advance

2002Metroid Prime (il primo della serie in prima persona, sviluppato in tre dimensioni)Gamecube, e incluso in “Metroid Prime Trilogy” per Wii

2004Metroid Prime 2: EchoesGamecube, e incluso in “Metroid Prime Trilogy” per Wii

2004Metroid Zero Mission (il remake del “Metroid” per Nes)Gameboy Advance

2006Metroid Prime Hunters(sparatutto in prima persona e unico in multiplayer)Nintendo DS

2007Metroid Prime Pinball (spin-off)Nintendo DS

2007Metroid Prime 3: CorruptionWii, e incluso in “Metroid Prime Trilogy” sempre per Wii

2009Metroid Prime Trilogy(racchiude la trilogia Prime)Wii

2010Metroid: Other M (diretto seguito di “Metroid II: Return of Samus”, alterna terza e prima persona)Wii


I personaggi, le ambientazioni, e gli oggetti di “Metroid” appaiono, come tutti i videogiochi targati Nintendo, anche nei vari episodi della serie picchiaduro “Super smash Bros.”. Ora non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento la prossima settimana con un’altra saga che festeggia venticinque anni… ma bando alle anticipazioni, piuttosto vado ad accendere “Metroid: Other M”: devo assolutamente trovare quei maledetti Supermissili, sono bloccata!