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Nuovo Governo. Per un giorno i nani si sentono giganti

Creato il 22 novembre 2011 da Febjen1

di Giuseppe CrucianiGoverno di emergenza. Governo di unità nazionale. Governo del presidente. Governo per l’Europa. Governo di salvezza pubblica. Oppure di salute pubblica (questa è di Luca Cordero di Montezemolo). Esecutivo di responsabilità (con e senza «nazionale»). Larghe intese. Di scopo. Ovvero di decantazione. Governo di tutti. Ma, diciamo la verità, soprattutto di emergenza. Infatti [...]

Per un giorno i nani si sentono giganti

di Giuseppe Cruciani

Giuseppe Cruciani
Governo di emergenza. Governo di unità nazionale. Governo del presidente. Governo per l’Europa. Governo di salvezza pubblica. Oppure di salute pubblica (questa è di Luca Cordero di Montezemolo). Esecutivo di responsabilità (con e senza «nazionale»). Larghe intese. Di scopo. Ovvero di decantazione. Governo di tutti. Ma, diciamo la verità, soprattutto di emergenza. Infatti si andava talmente di fretta con lo spread incalzante che Mario Monti ha ricevuto, oltre alle immancabili e fondamentali Union valdôtaine e Südtiroler Volkspartei, tali Carmelo Lo Monte e Giovanni Pistorio dell’Mpa (quelli di Raffaele Lombardo, che non si sa con chi sta), quattro di Fareitalia per la costituente (però popolare), a ruota la preferita dai camionisti Daniela Melchiorre (prima con, poi contro, quindi sottosegretario, infine all’opposizione di Silvio Berlusconi, il tutto in pochi mesi) per conto degli autonominati Liberaldemocratici accompagnata da Giorgio La Malfa, gli altri repubblicani di Francesco Nucara, Grande Sud e Forza del Sud separati, ancora Popolo e territorio con alla guida Silvano Moffa ma senza Domenico Scilipoti, i Socialisti di Riccardo Nencini che esistono solo nei manifesti alle stazioni, mentre s’avanzavano i neonati Liberali per l’Italia seguiti da Coesione nazionale - Io Sud, che poi sarebbero gli ex Responsabili ma del Senato. Quindi i partiti principali e, per non farsi mancare nulla, le parti sociali. Allora Francesco Pionati ne ha approfittato per fare un pastone politico per i tg; Gianfranco Miccichè chiedeva altri soldi per il Meridione. E alla fine Daniela Melchiorre si esaltava: «Monti a Napolitano lo abbiamo proposto noi».


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