Nuovo strumento per la lotta al cancro. Al via la sperimentazione in Italia

Creato il 03 marzo 2015 da Vesuviolive

Una ventata di speranza per la lotta contro il cancro, grazie ad un lavoro di ricerca, condotto da medici e biologi dall’ Irst, istituto scientifico romagnolo per la cura dei tumori.

Il team ha, infatti, realizzato, uno speciale macchinario capace di “folgorare” le cellule tumorali, grazie all’uso di ultrasuoni ad altissima precisione e intensità. Una sorta di risonanza magnetica, per intenderci.

Il dottor Dino Amadori, direttore scientifico dell Irst, come riportato da Tgcom24, sostiene che il “meccanismo della super risonanza consentirà di dare al via ad una piano di ricerca per la diagnosi e cura dei tumori unico nel panorama internazionale”.

Lo strumento, denominato Rm 3Tesla, per i prossimi tre anni sarà oggetto di sperimentazione, studi, verifiche, per stabilire l’accuratezza diagnostica, sicurezza, tollerabilità, comfort e costo-efficacia di questo tipo d’indagine, oltre alla capacità della risonanza di individuare i danni procurati al fegato dai farmaci chemioterapici e l’utilizzo degli ultrasuoni focalizzati ad alta intensità nel trattamento dalle metastasi ossee e del dolore.

La fase di sperimentazione del macchinario inizierà ad aprile e potrà essere utilizzato da chiunque presenti i requisiti necessari e voglia sottoporsi alla nuova tecnica.

Il dott. Amadori, spiega che si tratta di un metodo “meno invasivo e più tollerabile, senza gli effetti collaterali negativi della chemio e della radioterapia”.

“La particolarità di questo strumento”, continua, “è di avere una potenza doppia rispetto alla risonanza standard. Ciò permette di vedere lesioni tumorali di solo un millimetro quando in genere sotto i 5 millimetri non sono monitorabili”. Inoltre sarà poi possibile studiare le alterazioni che fegato e cuore subiscono a causa della tossicità dei farmaci chemioterapici e correggere i dosaggi prima che si verifichi un danno permanente. Infine, si riuscirà a osservare il flusso del sangue e come i farmaci si diffondono nei vari organi.”


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