E’ sufficiente confrontare le immagini dei Kukeri bulgari con quelle dei Mamuthones sardi per capire.
La mia mente va agli scritti di Leonardo Melis (Shardana: i popoli del mare; I principi di Dan; ecc,) in continua rotta con gli storici canonici per riaffermare le peculiarità della storia sarda. Ma mi viene in mente anche –Cicitu Masala, il grande poeta e scrittore della sardità misconosciuta e maltrattata dagli storici romani (i vincitori) a danno di noi Sardi (i vinti), il popola dalla lingua tagliata.
Strano ma vero…anche in Bulgaria come in Sardegna esistono i mamuthones, naturalmente non si chiamano cosi, ma Kukeri.
Anche i loro fanno delle danze e dei giochi particolari per far suonare i campanacci che hanno sulle loro spalle. Secondo la stessa Professoressa Gionova i kukeri hanno origine dagli antichi culti dionisiaci antesteri. Lo testimoniano le terrecotte ritrovate nell’antica necropoli di Sozopo – Mar Mero, datate V-III sec. a.c. che l’archeologa ricollega ai misteri di Astarte – dea sumero-accadica e secondo lei rappresentati dai bronzetti nuragici del VIII-VI sec. a.c. Anche sui kukeri la stessa ha scritto diversi libri, alcuni dei quali di prossima pubblicazione in italiano.
Per saperne di più:
http://www.dummys.it/Sardica/Italiano/index.html