Finalmente ci siamo. Le temperature sono scese e la pioggia è caduta. Come si deve!
Un sospiro di sollievo per cetrioli, zucchine, pomodoro, melanzana, senza dimenticare timo e maggiorana.
Anche le altre piante han ringraziato la pioggia che dalle nuvole è precipitata,
e il sole allegro e vivace l’ha salutata spuntando tra una nuvola e l’altra, all’impazzata.
Or anch’io sono contento,
e in rima questa perturbazione vi racconto.
Le foglie gialle del cetriolo, che soffrivano per mancanza d’acqua,
or sono di un verde intenso, e la crescita dei frutti è ricominciata.
Spunta anche qualche lumaca, di notte impegnata
a far man bassa del cavolo cappuccio e dell’insalata.
L’acqua piovana ho raccolto in pentole, bottiglie e baccinelle,
perché anche le piante carnivore si faccian più belle.
Solo il cactus è un po’ dispiaciuto,
perché con il forte vento è caduto.
Ma per fortuna le sue grandi pale non si sono ammaccate,
e adesso sono di nuovo in posizione verticale, immacolate.
La morale è: godiamoci Settembre,
ché tra una pioggia e uno spiraglio di sole tutto si fa più verde.
P.S. = concedetemi un po’ di goliardia nel tono di questo post.
La pioggia è un fenomeno naturale, ma quando poi manca da tanto, un piccolo acquazzone diventa un fatto eccezionale!
Nella foto sotto: la notevole differenza cromatica tra una vecchia foglia prima delle piogge e quelle nuove, rigenerate dall’acqua e dalla temperatura più mite.
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