Il “cepollaro” era il venditore di cipolla e aglio.
Molto spesso era un contadino che, raccolti aglio e cipolla in campagna, scendeva in città, nei vicoli e nelle piazze dei quartieri popolari per rivenderli. La loro caratteristica principale era quella di intrecciare bulbi e foglie di agli e cipolle, in modo da formare lunghe trecce, le così dette ‘nzerte, che appoggiavano sulle spalle in bella mostra.
Oggi come oggi la domenica mattina soprattutto sovente nei mercatini rionali giovani e volenterosi ragazzi propongono alle casalinghe che fanno la spesa l’acquisto di un sacchettino d’aglio al prezzo di un Euro, magari per cucinare il pesce appena preso in pescheria.