O come Otello

Creato il 07 novembre 2013 da Gloutchov
Tra le tragedie di Shakespeare che più amo c'è l'Otello. La vicenda è incredibile perché mostra la complessità dei rapporti umani in un intreccio di amore, amicizia, fiducia, invidia, odio, rabbia, violenza, e inganno. Ci sono proprio tutti gli ingredienti:
  1. Il ragazzo emarginato ma bravissimo;
  2. Il ricco immanicato senza troppe abilità;
  3. Il figlio del capo che non può sfigurare davanti al padre.
  4. La bella di turno, amata dal figlio del capo, amante dell'emarginato, desiderata dal ricco.
Questa vicenda, in O come Otello, viene proiettata ai giorni nostri, in America, nell'ambiente universitario. I tre ragazzi sono giocatori della squadra di basket universitario. Lei è la più bella del college. L'intreccio è potente e dai risvolti tragici (ovviamente). L'invidia è una brutta cosa, specie se è alimentata da sentimenti che potrebbero apparire anche comprensibili. Insomma... ognuno dei tre personaggi ha le sue ragioni. Ma uno dei tre è capace nell'inganno. Un inganno sapiente che avrebbe potuto anche avere successo se le pedine sulla scacchiera avessero avuto un carattere più solido.
Una alternativa tutta italiana è Iago. In questo caso l'ambientazione è tutta italiana, siamo a Venezia, e tre giovani architetti devono collaborare per la preparazione della Biennale. Ottimo film anche questo... ma la versione americana ha qualcosa in più: E' legato a un bel ricordo. Un pomeriggio estivo al cinema da solo. Di fianco a me una ragazza con un cabaret di pasticcini. Abbiamo fatto amicizia. Lei guardia giurata. Io appena uscito da un pomeriggio dal Wall Street Institute. Strano abbinamento. Però un bel pomeriggio. E non chiedetemi i dettagli.

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